Con l’avvento della crisi qualcosa è cambiato. Forse abbiamo capito che i desideri, come tutte le cose in questo universo, non sono destinati alla crescita infinita. I mercati non possono più prosperare in modo illimitato, le aziende non possono sempre crescere, i bilanci non possono essere sempre più pingui, i titoli in borsa non possono correre come un toro in verdi praterie sterminate. La recessione ci insegna che i desideri fanno i conti con le possibilità. Se le possibilità economiche si riducono, allora è necessario definire delle priorità.



Il libro “Shopper marketing. Dall'intenzione all'acquisto. Metodi, modelli, applicazioni” di Matteo Testori, edito da Franco Angeli, propone una riflessione sulle nuove logiche di acquisto ancorata all'analisi di casi reali e a pareri di professionisti ed esperti chiamati a esprimere le loro opinioni, con il supporto di dati e risultati di ricerche in diversi settori merceologici.

Privilegiando un approccio pragmatico, l'attenzione sarà concentrata sul soggetto che, di fatto, genera il valore, su chi praticamente acquista: lo shopper. Considerato non come un "consumatore" lontano, un teorema a uso e consumo degli uffici marketing, bensì come la persona concreta che si reca in un negozio, reale o virtuale, per informarsi, svagarsi, divertirsi, socializzare, incontrare prodotti, immagini, offerte, stimoli, marche, e magari acquistare.