Il presidente di Federalimentare Ivano Vacondio commenta l'esito del negoziato avvenuto durante il 45esimo Comitato del Codex Alimentarius, organismo creato dalla Fao e dall'Oms. Attraverso la bocciatura dell'etichettatura a colori si evita di penalizzare molte eccellenze italiane e di influenzare erroneamente il consumatore.

«Con la bocciatura ad Ottawa del documento sull'etichettatura a colori, l'industria alimentare italiana ha vinto un'importante battaglia in un campo che abbiamo sempre reputato fondamentale e su cui ci siamo esposti in tutte le occasioni possibili».

«L'introduzione di sistemi di etichettatura a colori - ha sottolineato il presidente - avrebbe messo al bando molte delle eccellenze italiane considerate anche all'estero veri e propri toccasana per la salute, come l'olio d''oliva e il Parmigiano Reggiano. Inoltre, avrebbe influenzato il consumatore in maniera errata basandosi su norme che avrebbero diviso i cibi sani da quelli considerati non sani».

«Come industria alimentare - ha continuato Vacondio - abbiamo il dovere di assicurare una corretta informazione e reputiamo l'etichetta uno strumento importante in tal senso. Per questo, non potremo mai essere d'accordo con sistemi di etichettatura semplicistica che non tengono conto della varietà della dieta mediterranea, che va valutata nel suo complesso e non prendendo in considerazione i singoli cibi. Plaudiamo dunque alla diplomazia italiana per aver protetto la sua cultura alimentare tradizionale».