Con un voto a larghissima maggioranza il Parlamento Europeo ha approvato definitivamente la Direttiva che obbliga gli Stati Membri a ridurre il consumo di sacchetti in plastica per asporto merci, riconoscendo la libertà di ciascun Paese ad adottare le proprie strategie di riduzione.

"Si tratta di un importante traguardo per l’Europa, ma soprattutto per l’Italia, il cui modello normativo di gestione ambientale dei suddetti sacchi, entrato in vigore con la legge 28/2012, viene non solo confermato ma adottato dall'Ue come propria strategia per la riduzione dei sacchi in plastica per asporto merci" - sottolinea Marco Versari, Presidente di Assobioplastiche, l'associazione che rappresenta le principali aziende del comparto delle plastiche biodegradabili e compostabili.

Per il nostro Paese si tratta anche di un importante riconoscimento del proprio impegno che ha visto istituzioni, aziende e società civile congiuntamente impegnati a sostenere il modello nazionale che ha fatto dell’Italia un precursore virtuoso di dette politiche di tutela ambientale.

In particolare, i 590 voti favorevoli ottenuti completano un iter che ha visto impegnati gli europarlamentari italiani e la presidenza italiana del semestre europeo grazie al ruolo svolto dal Ministro dell'Ambiente.