a Commissione europea ha inaugurato il 13 marzo, a Strasburgo, il Centro di conoscenze per promuovere la qualità degli alimenti e inasprire la lotta alle frodi alimentari.
Una rete, formata da esperti reclutati all'interno e all'esterno della Commissione, offrirà il proprio sostegno ai responsabili politici e alle autorità nazionali dell'UE mettendo a disposizione e condividendo i più recenti dati scientifici.


Spiega Tibor Navracsics, Commissario per l'istruzione, la cultura, i giovani e lo sport e responsabile per il Centro comune di ricerca: “Quello dei prodotti alimentari è un settore in cui la scienza può dimostrare in modo diretto e tangibile i benefici che apporta ai cittadini. La qualità degli alimenti che consumiamo è importante per tutti e, visto che la frode alimentare è un'attività criminale transnazionale, l'Unione ha un ruolo evidente nelle azioni di contrasto. L'apertura del centro di conoscenza sulle frodi alimentari e la qualità degli alimenti contribuirà a proteggere l'integrità della filiera dell'UE e a salvaguardare la qualità dei prodotti, apportando un chiaro valore aggiunto per i cittadini.”


Il nuovo centro svilupperà un metodo di prova comune, che a sua volta aiuterà ad applicare e far rispettare la normativa sulla sicurezza alimentare e sulla tutela.
Questi i compiti: coordinare le attività di vigilanza del mercato, per esempio quelle concernenti la composizione e le proprietà organolettiche dei prodotti alimentari presentati con lo stesso imballaggio e lo stesso marchio su diversi mercati; gestire un sistema di allarme rapido e di informazione sulle frodi alimentari, monitorando anche i media e comunicando tali informazioni al pubblico; collegare i sistemi informativi degli Stati membri e della Commissione, come le banche dati contenenti la descrizione della composizione di determinati prodotti agroalimentari di pregio come il vino e l'olio d'oliva; generare conoscenze specifiche per singolo Paese mappando le competenze e le infrastrutture di laboratorio degli Stati membri.


Il nuovo organismo, che sarà interamente finanziato dalla Commissione, gestirà newsletter, mappe interattive, banche dati e relazioni periodiche, rendendo accessibili al pubblico le informazioni, e si inserirà nella rete UE sulle frodi alimentari ponendosi come intermediario tra la scienza e l'elaborazione delle decisioni programmatiche.