Dal primo aprile è in vigore il nuovo regolamento in materia di indicazione del Paese di origine o del luogo di provenienza delle carni (fresche, refrigerate o congelate) di animali della specie suina, ovina, caprina e dei volatili.

Al momento, come riporta Cesena Today, restano fuori dall’applicazione della nuova normativa la carne equina (per la quale Fiesa-Assomacellai Confesercenti ha invitato i Ministeri competenti - MiPAF e Salute - a provvedere quanto prima), segnalando le forti criticità del comparto, e quella cunicola (conigli e simili) oltre alla carne suina trasformata in salumi.

Il regolamento prevede che gli operatori interessati del settore alimentare - a prescindere dalla fase della filiera, produzione o distribuzione - debbano garantire il processo di tracciabilità delle informazioni relative alle diverse fasi di lavorazione, produzione e distribuzione in modo da poter certificare l’abbinamento tra le carni e l’animale, o il gruppo di animali, e il relativo processo produttivo che ha alle spalle.