La categoria dei Sott’oli nell’anno terminante a settembre 2014  vale 156 mio di € con una vendita sull’anno di 21.9 mio di kg mentre quella dei sottaceti “pesa” 74.7 mio di €.  Il 61,7% delle vendite a volume dei primi si concentra nelle grandi superfici (iper e super), che sono i canali principali, seguiti dal Discount (26,1%). I negozi di prossimità (Liberi Servizi 8,7% e Tradizionali 3,5%) sono meno importanti in termini di concentrazione delle vendite a volume.  Anche per i sottaceti la quota maggiore delle vendite (54%) convoglia nei canali principali iper e super, seguiti anche in questo caso dal Discount (30,6%) e come fanalino di coda dai negozi di prossimità che valgono meno a volume (Liberi Servizi 10,4% e Tradizionali 5%).



UN TREND NEGATIVO SIA A VOLUME CHE A VALORE
Sia i sottoli che i sottaceti stanno soffrendo rispetto al 2013: la prima categoria chiude l’anno segnando un -2,5% a volume e -2,2% a valore, la seconda registra rispettivamente -0,9% e – 3,3%. Le performance negative si riscontrano in tutti i canali di vendita, a eccezione del Discount dove i sottoli crescono del +5,6% a volume e del +3,6% a valore mentre i sottaceti del +8,1% a volume e del +3,1% a valore. In termini di aree geografiche, l’Area più importante per entrambe le categorie è il Nord Italia, seguita dal Centro. In generale, per i sottoli si verifica un aumento dei prezzi medi nei canali della distribuzione moderna (iper-super-LS) e viceversa nel Discount; per i sottaceti un calo dei prezzi medi negli Iper e nel discount e un incremento nei Liberi Servizi.



I CONSUMI BARCOLLANO
L’ultimo anno è stato particolarmente difficile tuttavia si sono presentate anche delle opportunità per i player. «Nella nostra categoria il comparto che al momento sta performando meglio è quello delle olive, sia nei formati tradizionali che nelle versioni pronte al consumo» racconta Alessio Baronti, direttore commerciale di Neri Sottoli.
«All’interno del mercato Sottoli – aggiunge Giacomo Ponti, Amministratore Delegato dell’omonima azienda - le uniche due tipologie di verdure che si contraddistinguono per un trend positivo sono: pomodori (+4,5%) e peperoncini (+0,5%). All’interno del mercato Sottoaceti il trend negativo è trasversale a tutte le tipologie di verdure».
Il biologico, invece, ha numeri completamente diversi come ci conferma Stefano Gatti, Direttore Commerciale di Saclà: «A livello di performance delle diverse tipologie merceologiche possiamo confermare per il bio le ottime performance di carciofini e funghi sott’oli». Nonostante il consumo di sottoli all’estero non sia particolarmente diffuso per alcune aziende come Polli rappresenta una buona valvola di sfoga alla stagnazione del mercato interno: «L’export – ci conferma il Direttore Marketing Manuela Polli - cresce a doppia cifra per la nostra azienda e segna un +10% rispetto al 2013, grazie al consumo dei cosiddeti “Antipasti” ossia carciofi e pomodori sottolio».

 


GLI INVESTIMENTI IN PACKAGING E NUOVI PRODOTTI NON MANCANO
Nonostante il trend negativo di mercato, i player continuano a investire in innovazione di packaging e di prodotto, in primis Ponti che da gennaio 2014 ha rinnovato completamente la veste grafica di Peperlizia per rinfrescarne l’immagine mantenendo coerente il posizionamento dell’offerta e la percezione premium del brand. L’azienda ha continuato inoltre a sostenere l’innovativa linea lanciata nel 2013 Zero Olio Ponti, composta da 4 referenze (Carciofi Pepe e Limone; Funghi prataioli grigliati; Pomodori Essiccati ai profumi dell’orto; Peperoni Grigliati) presentate in una salsa che ne esalta le caratteristiche organolettiche senza l’impiego di oli e grassi.
Anche Neri Sottoli ha lanciato due importanti novità nel corso dell’ultimo anno: una nuova oliva in doypack e delle olive denocciolate in vaschetta sterile, frutto di una lunga ricerca tecnica e vera innovazione in quanto la sterilizzazione sostituisce come valida alternativa i tradizionali conservanti chimici. Sempre in termini di innovazione, Saclà sta lavorando intensamente per soddisfare le esigenze specifiche dei consumatori vegani e di tutto il mondo degli intolleranti.

 


UN ATTENZIONE ALLA SOSTENIBILITÂ
«Siamo molto attenti al tema green – ci spiega Manuela Polli – abbiamo uno stabilimento che è in continuo sviluppo per avere sempre meno impatti ambientali e per lo stesso motivo promuoviamo un concetto di verdure a km 0». Anche Neri Sottoli ha molto a cuore la sostenibilità: «E’ senz’altro il punto cardine su quale negli ultimi anni abbiamo focalizzato la nostra attenzione, in sottoli Neri sono ecosostenibili poiché prodotti con energia solare. Il nostro impianto fotovoltaico ci permette di produrre l’80% dell’energia totale necessaria alla vita dell’azienda» puntualizza Baronti. Per Ponti, invece, il più grande cambiamento introdotto di recente è la conversione dal vetro al PET per gran parte della produzione, in particolare per gli aceti di vino da litro. «Abbiamo optato per questo cambiamento – spiega Ponti – scegliendo un materiale totalmente innovativo per il settore che consente di mantenere le qualità del vetro e aggiungere un plus ecologico importante perché, oltre a essere riciclabile al 100%, ci permette di eliminare dalle strade circa 1.600 autotreni l’anno in approvvigionamento e distribuzione».