La ricerca ha dimostrato che il trattamento delle cellule endoteliali cardiache con beta-glucano d’orzo aumenta i livelli di un enzima essenziale, la Manganese superossido dismutasi (MnSOD), già noto per aumentare le difese antiossidanti e l’abilità rivascolarizzante (riparatrice) delle cellule progenitrici endoteliali. L’incremento dell’enzima aumenta la produzione endoteliale di ossido nitrico, noto vasodilatatore e potenzia la capacità di rigenerare i vasi sanguigni.
Lo studio dimostra che l’orzo, uno dei cereali più usati nella dieta mediterranea, è una ricca sorgente naturale di una sostanza, il beta-glucano idrosolubile, che stimola la formazione di nuovi vasi sanguigni, in presenza di uno stress ossidativo, e può dunque aiutare le persone infartuate a riparare il cuore.
Forte di questa convinzione Granoro, da diverso tempo ferma sostenitrice delle proprietà “nutraceutiche” della pasta, ha già avuto modo in questi anni di sperimentare e mettere in commercio la pasta CuoreMio ottenuta da semola di grano duro e farina di orzo naturalmente ricca di fibre solubili (appunto, i betaglucani) che, mantenendo il gusto e la bontà della pasta tradizionale, aiuta anche a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue.