L’indice di fiducia degli italiani nel 4° trimestre 2014 resta stabile a quota 45, in linea con il dato del medesimo periodo dell’anno precedente.

 

A livello europeo, l’indicatore medio è pari a 76 punti, due in meno del terzo trimestre 2014, valore particolarmente influenzato dalle economie di Spagna (57 punti), Francia (63) e, in modo particolare, da UK (94) e Germania (98).

 

In Italia si risparmia, soprattutto, su abbigliamento (67%) e ristoranti (65%) ma tendenzialmente non si rinuncia alla vacanza annuale (25% vs 23% del periodo corrispondente del 2013).

 

I dati emergono dalla survey “Global Consumer Confidence” di Nielsen condotta tra il 10 e il 28 novembre 2014 su un campione di 30.000 individui in 60 Paesi.

 

“A partire dagli ultimi dati della Global Survey di Nielsen si evidenzia una sostanziale stabilità dell’indice di fiducia degli italiani su base annuale, stabilità frutto, probabilmente, anche di alcuni fattori tra i quali il calo del prezzo del greggio, che comporta benefici non solo per i conti delle imprese ma anche delle famiglie; la debolezza dell’euro, che sta dando fiato al nostro mercato delle esportazioni e, infine, la politica espansiva della BCE, che può orientare l’area euro verso politiche di crescita e di flessibilità. Inoltre, si deve considerare che si comincia a parlare più di stagnazione che di recessione. Tali elementi – ha concluso Fantasia - sono di per sé positivi, anche se necessitano di un’iniezione di fiducia accompagnata da una grande operazione di chiarezza sulla direzione di marcia dell’Azienda Italia. Rimane elevato, infatti, il numero di quanti ritengono che il Paese sia ancora in fase recessiva” ha dichiarato Giovanni Fantasia, amministratore delegato Nielsen Italia.