Dopo il ritiro di 90.000 forme di produzione 2013 deliberato dal Consiglio e oggi ratificato dall’Assemblea dei caseifici, il Consorzio del Parmigiano Reggiano lancia nuove misure finalizzate a rilanciare un mercato che negli ultimi sette mesi ha registrato un calo delle quotazioni all’origine pari al 15%.

Spiccano, tra queste, il rafforzamento e l’estensione dei sostegni alle vendite nella GDO italiana, l’intensificazione dei controlli sul prodotto grattugiato e la verifica dei livelli previsti dai piani di regolazione dell’offerta, che nei prossimi mesi potrebbe determinare una riduzione degli obiettivi di produzione previsti per il 2015.

“Prevalentemente – spiega il presidente del Consorzio, Giuseppe Alai – si tratta di interventi urgenti di mercato accompagnati comunque da misure che guardano oltre l’attuale situazione congiunturale e tengono conto del perdurare di una crisi economica che ha determinato non solo una flessione degli acquisti interni che coinvolge pressoché tutti i formaggi duri, ma anche un calo del prezzo al quale mediamente il prodotto viene offerto ai consumatori, segnato da una flessione del 2,8% nel primo semestre 2014”.