Troppo grosso? È ora per Carrefour di cominciare a razionalizzare la rete dopo l’enorme crescita mondiale? L’ipotesi appare sempre più plausibile vista anche la decisione insolita del gigante del retail di cedere i suoi 42 punti vendita in Thailandia a Big C , un’impresa locale controllata dal rivale Casino , mentre non si placano le voci circa un’imminente dismissione pure degli store in Malaysia e Singapore.

Il valore stimato della rete thailandese ceduta da Carrefour è di 868 milioni di euro. Con essa Big C raddoppierà la propria capacità distributiva nella regione di Bangkok portandosi all’incirca al livello dell’altro competitor con il quale dividerà la leadership nel segmento degli ipermercati, cioè Tesco, considerato anch’esso, fino a qualche giorno fa, il logico potenziale acquirente dei punti vendita dismessi da Carrefour.

L’operazione incrementerà il giro d’affari di Big C del 30% circa e ne farà un temibile concorrente per Tesco nell’area appunto di Bangkok. Casino stima che ciò determinerà un aumento dell’1,2% delle sue vendite globali tra il 2010 e il 2013 per il positivo effetto sinergico. L’acquisto sarà finanziato con risorse proprie e ricorrendo in parte all’indebitamento finanziario, tenendo conto che nel 2011 l’insegna dovrebbe cedere a sua volta proprietà per un valore di 700 milioni di euro.

Di recente il Ceo di Carrefour, Lars Olofsson, ha ristrutturato la rete in Belgio, ha fatto sapere che intende lasciare anche la Russia e che potrebbe inoltre essere disponibile a cedere i network costituiti nei paesi dove non si trova ad essere almeno uno dei due primi player. Carrefour sembra a breve termine interessato soprattutto a rafforzare la propria posizione sul mercato francese.