Nonostante il clima di incertezza geopolitica e il rallentamento del ciclo economico, gli investimenti nel mercato immobiliare mondiale hanno fatto registrare una crescita su base annua di 18 punti, toccando il nuovo record di 1.800 miliardi di dollari (circa 1.600 miliardi di euro) nell’anno terminante a giugno 2018. Lo spiega il rapporto ‘Winning in Growth Cities’ di Cushman & Wakefield.

L’incremento è da attribuire soprattutto all'Asia, sia come provenienza dei capitali, che come destinazione. Il continente rappresenta il 52% degli investimenti totali e il 45% di quelli cross-border.

New York si conferma il mercato immobiliare più importante al mondo, seguita da Los Angeles e Londra, con Parigi in forte ascesa, al quarto posto davanti a Hong Kong.

Nella valutazione degli investitori internazionali proprio Londra rimane inattaccabile, mentre New York scivola dal secondo al sesto posto della classifica, risentendo dei prezzi elevati, del dollaro forte e di una domanda locale molto competitiva e dinamica.

Nella top 10 si trovano 6 città degli Stati Uniti, 2 europee e 2 asiatiche. Nonostante l'incertezza politica sull'esito della Brexit la capitale britannica si conferma, come accennato, il mercato più importante in Europa, grazie ad alcune transazioni che hanno riguardato spazi direzionali di alto profilo.

Il mercato asiatico più robusto e dinamico è Hong Kong (+68% rispetto al 2017), che scala 3 posizioni diventando la prima città della regione a entrare nella top 5 mondiale da 3 anni a questa parte. L'attività di investimento nel continente rimane in gran parte prerogativa di capitali domestici.

Toronto è la prima piazza canadese a entrare nella top 25 nell’ultimo lustro, in seguito all'aumento degli interessi che ha fatto crescere i volumi del 50% su base annua.

Al di là di questi importanti spostamenti, la top 25 è rimasta pressoché invariata, così come la relativa quota di mercato, che rappresenta il 49% dei volumi totali.

Per la prima volta, New York è uscita dalla top 5 delle città che attraggono più investimenti stranieri. In parte ciò è da attribuire alle tensioni geopolitiche, ma ancora di più a un mercato fortemente competitivo e dominato da prezzi elevati. Nonostante non vi siano città nordamericane nella top 5, sei nuclei urbani dell’area si sono confermati nella top 25 generale, replicando il risultato del 2017.

Per la nona volta in 10 anni, Londra si conferma, anche per gli investitori intercontinentali, la città con più appeal. Gli operatori asiatici, con un aumento dei volumi delle transazioni del 47% su base annua, hanno raggiunto 10,9 miliardi di dollari, rappresentando la fonte più importante di investimenti cross-border nella città britannica, con investimenti quasi sempre concentrati negli spazi direzionali: il settore attrae infatti una quota di mercato del 94% dei flussi di investimenti della regione Asia-Pacifico diretti verso Londra.

L'Europa ha ben quattro città su 5 nella top 5 delle città con maggiore appeal per i capitali internazionali, con Parigi e Amsterdam che si confermano al terzo e quarto posto per il secondo anno consecutivo, mentre Madrid entra per la prima volta dal 2009.

L'unica città tedesca nella top 10 è Berlino, in controtendenza rispetto al 2017, quando la Germania, con 3 città in classifica, aveva ottenuto il migliore risultato di sempre.

Milano, infine, è il principale mercato in Italia: non rientrando nelle top location per volumi a livello globale, si conferma uno dei target del 2018/2019 sia per le asset class tradizionali degli uffici, retail e logistica, sia per quelle ‘alternative’ con particolare attenzione al settore alberghiero e al segmento dello “student housing”. Tutte le categorie di investitori guardano con interesse all’Italia con strategie e target diversi e il capoluogo lombardo rappresenta sicuramente il punto di passaggio chiave verso il nostro mercato.