Cresce dell’1% il fatturato consolidato (circa 900 milioni di euro) di Conserve Italia - 10 marchi come Valfrutta, Cirio, Yoga, Jolly Colombani - grazie al positivo trend delle vendite delle controllate estere (+10,3% in un anno).

Nonostante l’impatto della Brexit, che ha colpito tutto l’esercizio, e la difficile congiuntura del mercato del pomodoro, il gruppo registra un risultato ai livelli migliori della propria storia, con un utile di 3,7 milioni di euro.

La capogruppo italiana, Conserve Italia, ha fatto registrare un buon risultato, con un utile di 5 milioni di euro, grazie alla produttività aziendale e al costante controllo dei costi di struttura, che hanno consentito, pur con l’incremento degli investimenti di marketing e beneficiando della riduzione degli oneri finanziari, di incrementare sensibilmente il patrimonio netto aziendale, nonostante una leggera contrazione delle vendite.

In Spagna Juver Alimentación ha ritrovato l’equilibrio con un sensibile miglioramento rispetto all’anno precedente, dopo due anni di piano industriale messo in atto per ricentrare le attività sul brand (Juver appunto), sull’export e sulle marche commerciali, oltre a riequilibrare i costi di struttura.

Anche Conserves France ha migliorato la propria situazione, con un significativo recupero di fatturato, trainato da un’importante crescita per il pomodoro a marchio Cirio e per i prodotti vegetali forniti alla Gdo locale, oltre che da un’ottimizzazione logistico-produttiva, che la riportano verso l’equilibrio economico strutturale.

La posizione finanziaria netta del gruppo viene confermata e mantiene tutti i principali indici aziendali ai livelli migliori, con investimenti pari a circa 48 milioni di euro, in crescita rispetto allo scorso anno, soprattutto a sostegno dei principali marchi aziendali, impegnati a portare sul mercato dell’Esagono un alto numero di innovazioni in tutti i comparti.

Da sottolineare che oltre l’84% del debito risulta a medio-lungo termine, confermando una solidità finanziaria che garantisce il miglior accesso al credito, con benefici importanti in termini di costi finanziari, e rendendo possibile valutare investimenti per proseguire nello sviluppo.

“I buoni risultati – conferma il presidente, Maurizio Gardini – hanno consentito di svolgere al meglio la nostra ‘mission aziendale’ che prevede di lavorare quotidianamente materie prime dei nostri 14.000 soci (che si attestano anche quest’anno su un volume di 570.000 tonnellate) e di proseguire con progetti per sviluppare colture dedicate a uso industriale, che offrono importanti alternative ai nostri stessi soci nei diversi comparti di frutta, orticole e pomodoro. Progetti che ci hanno inoltre consentito di salvaguardare l’occupazione degli oltre 4.000 collaboratori, per un totale di 3.800.000 ore lavorate, dunque con un leggero incremento rispetto allo scorso anno”.

Il direttore generale, Pier Paolo Rosetti, riferisce che “c’è stato un recupero importante nell’ultimo semestre, grazie al notevole sforzo in termini di innovazione di prodotto e comunicazione, che l’azienda ha portato sul mercato, e al proseguimento dei processi di approfondimento dell’efficienza strutturale”.

“Sul mercato interno stiamo proseguendo nell’intercettazione dei maggiori trend crescita – ha concluso Rosetti – attraverso la nostra linea di prodotti biologici, attraverso i frullati Veggie, alternativa naturale, pronta al consumo, agli estrattori di frutta e vegetali, e ancora con la nuova gamma di succhi 100% frutta senza zuccheri aggiunti e con le nuove linee di Pronti al Vapore. Sul fronte estero proseguiremo a consolidare la nostra presenza in oltre 80 Paesi migliorando la nostra distribuzione per poter proseguire nella nostra missione di essere ambasciatori del vero made in Italy in ogni parte del mondo”.