Ammontano a 2 miliardi di euro, nel 2017, i ricavi di Lavazza, +6,3% rispetto al 2016, una crescita tre volte superiore a quella del mercato. Una crescita trainata dai mercati esteri, che rappresentano più del 63% dei ricavi, mentre in Italia l'azienda mantiene con il 37% dei profitti la sua leadership. E' quanto emerge dal bilancio approvato dal cda.

L'Ebitda è pari a 200,8 mln (+12,5%), l'Ebit a 67 milioni (+8,5%). Per effetto delle acquisizioni, la posizione finanziaria netta è di 457,7 mln (era di 687,5mln).

Il 2017, come riportato dal Corsera, ha visto Lavazza protagonista di importanti acquisizioni all'estero. In particolare, ricorda l'azienda torinese in una nota, a maggio è entrata nel Gruppo Kicking Horse Coffee, azienda canadese leader del caffè organico, un local jewel che ha permesso di consolidare ulteriormente il posizionamento premium e di accelerare la crescita in Nord America; a settembre è stata acquisita la francese ESP (Espresso Service Proximite), consentendo così a Lavazza di rafforzare la propria presenza nel settore del fuori casa in un mercato chiave nell'ambito della strategia di internazionalizzazione intrapresa.

A ottobre 2017, infine, il Gruppo ha acquisito l'italiana Nims, azienda attiva nella distribuzione e vendita porta a porta del caffè in capsula e delle macchine, consolidando così il business di Lavazza nel segmento del porzionato in Italia.

"Il 2017 è stato un anno di continuo rafforzamento del nostro marchio, sempre più presente a livello internazionale - sottolinea l'ad di Lavazza, Antonio Baravalle -. Tutto ciò è stato possibile grazie a forti investimenti e al lavoro sulla competitività dell'offerta, fondamentali per la sostenibilità finanziaria del Gruppo nel lungo periodo".
L'utile netto è pari a 44,7 milioni di euro, non comparabile con il 2016 che beneficiava di effetti positivi non ricorrenti per 37 milioni.