La società, con sede a Sant Cugat (Barcellona, Spagna) e con uffici a Roma, è nata nel 2000 con l’obiettivo di orientare le aziende del settore alimentare per quanto riguarda le caratteristiche sensoriali dei rispettivi prodotti per renderli appetibili ai mercati locali. Durante questi 18 anni di esperienza, Sensory Value ha testato oltre 8.000 prodotti, dal pane al cioccolato, dalla birra al caffè e alle bevande analcoliche e, negli ultimi 5 anni, oltre 120 progetti sono stati realizzati nell’ambito dell’esportazione di prodotti all’estero. Ce ne parla Eleonora Albanese, Direttore Commerciale Italia.

Chi è Sensory Value e di cosa si occupa esattamente?
Sensory Value è una agenzia che opera nell’ambito della consulenza sensoriale di prodotto. Siamo specializzati in ricerche di mercato quantitative e lavoriamo esclusivamente nel settore del food&beverage, con oltre 8000 prodotti testati e 35000 interviste all’anno.
Aiutiamo i nostri clienti ad aumentare il gradimento dei consumatori sui loro prodotti e a ridurre i rischi legati a nuovi lanci. Il nostro obiettivo è quello di capire il mercato per ottimizzare il portfolio dei prodotti dei nostri clienti, senza venir meno all’essenza del Made in Italy. Negli ultimi 5 anni, per esempio, abbiamo realizzato oltre 120 progetti nell’ambito dell’esportazione di prodotti all’estero.

Parliamo delle metodologie di lavoro che utilizzate: quali sono e come funzionano?
Premesso che il disegno di ricerca viene pensato ad hoc per le necessità di ogni cliente, le principali metodologie utilizzate sono l’analisi sensoriale e il test con il consumatore. La prima analizza in modo quantitativo e oggettivo le caratteristiche organolettiche di un prodotto, mentre la seconda raccoglie le valutazioni soggettive dei consumatori. L’unione di queste due metodologie attraverso l’analisi statistica ci permette di individuare i driver di preferenza del consumatore e guidare i nostri clienti nell’ottimizzazione del loro portfolio di prodotti.
Le problematiche più comuni dei nostri clienti a cui diamo risposta attraverso i nostri progetti sono quindi lo sviluppo di nuovi prodotti, l’ottimizzazione del portfolio di prodotti in funzione della geografia e il miglioramento dei prodotti esistenti.
In particolare la metodologia utilizzata per l’analisi sensoriale è quella del Sensory Spectrum™, una metodologia americana di analisi sensoriale descrittiva che permette la valutazione organolettica di qualsiasi categoria di prodotto del food&beverage.
La metodologia Spectrum si compone di una parte qualitativa di descrizione degli attributi (per es: tostato, malto, luppolo, floreale…etc) e una parte quantitativa di attribuzione di un valore numerico (da 0 a 15 per attributi di sapore, consistenza e aspetto; da 0 a 5 per la parte olfattiva) per arrivare a definire una fotografia organolettica di un prodotto (come le analisi del sangue).
Con queste valutazioni si crea un profilo organolettico che, se mostrato a un giudice, gli farà immaginare il sapore di questo prodotto.

Perché un’azienda del largo consumo dovrebbe rivolgersi a voi? Quali sono i vantaggi concreti che offrite?
Lavoriamo esclusivamente nel settore del food&beverage e, grazie all’expertise sviluppata in questi anni, ci proponiamo come consulenti sensoriali di prodotto. All’interno del nostro team abbiamo tecnici alimentari, chimici, statistici e persone di marketing.
Il nostro lavoro di consulenza parte dalla primissima fase di disegno della ricerca, alla definizione dei protocolli di prova e servizio dei prodotti, passando per un controllo esaustivo sulla parte di raccolta dati per poi concentrare tutto il nostro know how nell’analisi e interpretazione dei dati. Nel documento finale, che raccoglie tutte le informazioni di un progetto, oltre alle principali conclusioni ci sono delle raccomandazioni concrete e specifiche che rispondono sia alle esigenze più tecniche del dipartimento di R&D che a quelle più strategiche del dipartimento di Marketing.

Attualmente in quanti Paesi siete presenti?
La nostra sede principale è a Barcellona ma abbiamo un ufficio commerciale a Roma e abbiamo in previsione l’apertura di un ufficio a Parigi per la divisione francese. I nostri test, però, si svolgono in tutto il mondo, testiamo prodotti in Italia, Spagna, Francia, Inghilterra, Germania, Portogallo, Danimarca, Olanda, Svezia, Serbia, Russia, Algeria, Nigeria, Ghana, Senegal, Mali, Costa d’Avorio, Stati Uniti, Messico, Brasile, Cina, Giappone e Australia. Grazie ad una consolidata rete di partner locali (che lavora con noi nella raccolta dei dati con il consumatore che deve necessariamente essere gestita localmente) riusciamo a offrire una copertura globale ai nostri clienti, garantendo sempre la qualità che ci contraddistingue, visto che tutta la parte di set up della ricerca, controllo della raccolta dati e analisi statistica è poi gestita internamente dai nostri esperti.

Quanto pesa l’Italia sul business complessivo?
Attualmente l’Italia pesa un 50% sul fatturato del gruppo, ma abbiamo ancora molto margine di crescita sul mercato italiano.

Quali sono i vostri piani di sviluppo per il futuro?
Stiamo lavorando per estendere la nostra rete di clienti, ma anche per far scoprire ai nostri attuali clienti l’importanza e i vantaggi che derivano da una corretta gestione sensoriale dei prodotti. L’identificazione degli asset organolettici di una marca, caratteristiche oggettive e riconoscibili da parte del consumatore, permette di ottimizzare la strategia del prodotto e garantirne il successo futuro.