DoveConviene (doveconviene.it), conosciuta all'estero come ShopFully, è la piattaforma leader di drive to store e shopper marketing che guida oltre 11 milioni utenti in Italia allo shopping nei negozi vicino a casa, pubblicando volantini e offerte speciali di tutti i settori del largo consumo, compresi i beni durevoli, più le utilities e le telecomunicazioni. Fondata nel 2010, l’azienda è presto diventata una realtà di successo, con cuore italiano e anima internazionale, grazie a un team di circa 200 professionisti di 16 nazionalità diverse, che operano in 6 uffici fra Italia, Brasile, Messico e Australia.
ShopFully conta oggi oltre 30 milioni di utenti in 9 Paesi: Italia, Brasile, Messico, Australia, Nuova Zelanda, Francia, Usa, Indonesia, Spagna. La crescente importanza dell’informazione online come premessa di acquisto ha spinto DM ad approfondire gli elementi di questa piattaforma leader con Marco Durante, country manager Italia.


Chi è il vostro utente tipico: si tratta solo di cacciatori di convenienza?

La nostra base utenti è composta da percentuali abbastanza allineate di uomini e donne, in gran parte over 35. Non si tratta di ‘cherry picker’, cioè infedeli alla marca, ma di persone che ricercano il giusto compromesso fra prezzo e qualità e che utilizzano il digitale per uno shopping intelligente. Si tratta anche di utenti che spendono in media il 25% in più rispetto ai non utenti, secondo quanto ci dicono i dati Homescan Nielsen.

Quante sono le insegne ospitate sul sito?

Le insegne che collaborano con noi sono tantissime: lavoriamo ormai con oltre 300 top retailer e brand nel mondo. A livello internazionale per esempio c’è anche Walmart. In Italia compaiono i principali player di della Gdo e dell’elettronica, ma anche tante aziende di dimensioni più contenute, data la frammentazione del mercato. Grazie a un’offerta di prodotti sempre più ricca riusciamo a soddisfare le esigenze di operatori di settori molto diversi tra loro, come automotive, telco e utilities.

Cosa offrite ai vostri clienti?

Ciò che accomuna i differenti settori con cui collaboriamo è il bisogno di generare visite nei punti vendita fisici e orientare le scelte di acquisto degli shopper. Ai nostri clienti offriamo l’opportunità di generare drive-to-store, consapevolezza e di influenzare le intenzioni di acquisto in maniera misurabile, guidata dai dati. Continuiamo a lavorare per rendere sempre più precisa la misurazione delle diverse azioni compiute dai consumatori nel percorso di acquisto fisico, che, grazie al digitale, diventa monitorabile come quello online.

Approfondiamo ancora il discorso della profilazione…

Stiamo apportando continui miglioramenti alla nostra piattaforma proprietaria ShopFully Analytics, grazie alla quale le insegne possono monitorare in tempo reale non solo gli ingressi in negozio, ma anche la profilazione aggregata degli utenti che hanno visualizzato una determinata campagna, i contenuti che sono risultati più interessanti, tutti insight fondamentali per ottimizzare le strategie di marketing e comunicazione - rendendole più mirate ed efficaci - e che possono migliorare nel tempo il ritorno sull’investimento.

Cosa ne pensa del livello di integrazione digitale della Gdo in Italia?

Finalmente possiamo affermare che c’è consapevolezza della digital transformation in atto. Chiaramente c’è ancora molto da fare: però i big player sperimentano nuove soluzioni, mentre le realtà più piccole procedono a passo più lento, ma si percepisce fra loro la volontà di innovare. Noi supportiamo i distributori nel processo di adozione del digitale per portare i consumatori in negozio e nell’ottimizzazione del mix carta-digitale.

Secondo lei il punto di vendita è oggi meno importante?

Assolutamente no. Rimane l’elemento chiave della shopping experience, ma il digitale è lo strumento per creare valore in store e rendere più piacevole la scoperta. Risulta pertanto fondamentale mettere il meglio dell’online al servizio dello shopping reale: negozi trasparenti, accesso alle informazioni, servizi che rendano gradevole l’esperienza di acquisto in-store. Gli utenti dovrebbero trovarsi sempre nella condizione di poter disporre di ogni tipo di informazione utile per prendere una decisione d'acquisto in maniera semplice e potersi concentrare sugli aspetti piacevoli dello shopping in negozio. Il consumatore utilizza infatti oggi il mobile come touch point principale nella propria spesa: tre italiani su quattro usano lo smartphone durante il processo di acquisto, come dimostra il Politecnico di Milano nel suo Osservatorio Mobile B2C Strategy 2017. Se si considera che il 94% delle vendite avviene ancora nei negozi fisici è chiaro che per il retail la vera rivoluzione digitale non è la competitività sull’e-commerce, ma sui servizi legati all’esperienza in negozio.