Prosegue il trend di crescita per OrtoRomi, azienda che nasce nelle terre fertili del Veneto e si è allargata con un nuovo stabilimento produttivo a Borgoricco (Pd) completamente automatizzato, confermandosi uno dei maggiori player nazionali, con una quota di esportazioni di tutto rispetto anche in Europa.

Qual è stato l'andamento generale del comparto ortofrutticolo a volume e a valore nel corso del 2014 e nella prima parte del 2015?

Il mercato ha chiuso il 2014 stabile a volume, in lieve perdita invece a valore (-1.5%)

In leggera perdita la PL (con -2.9% a volume e -4.4% a valore)

La prima metà del 2015 ha visto un trend positivo sia a volume con un +2.9% che a valore con un +3.2% sul totale mercato.

Qual è stato l'andamento della vostra azienda e cosa vi aspettate per quest'anno?

Il trend è in crescita sia per quanto riguarda i volumi che il valore; il confronto fatto sui primi 4 mesi ha visto un incremento del 18.4% sui volumi e del 13,5% a valore.

L’obiettivo posto ad inizio anno era fissato a +6% rispetto al 2014, ma visto l’andamento positivo avuto in questi mesi possiamo ritararlo a un complessivo +10%.

Per quanto riguarda i vari canali, troviamo in crescita gli iper (YTD, variazione % vs anno precedente +6% a volume e +5.4% a valore) e il libero servizio (+4.6% a volume e +4.4% a valore) così come i super (+ 2.4% a volume e + 1.9% a valore), mentre sono in calo i discount (-13.6% a volume e -14.1% a valore)

Che rilevanza hanno le esportazioni per il comparto e per la vostra attività?

Uno degli obiettivi 2015 è senza dubbio quello di rinforzare il mercato estero. A nostro avviso è infatti un territorio ricco potenzialità e abbiamo pertanto avviato delle politiche commerciali che pensiamo possano essere utili per distinguerci per la qualità e la freschezza dei nostri prodotti anche all’estero.

Le esportazioni sono infatti un importante completamento del nostro core business italiano e pesano per il 20% sul nostro fatturato complessivo.

Ci sono Paesi maggiormente importatori dell'ortofrutta Made in Italy?

I paesi dell’Est Europa come la Russia, ma soprattutto i paesi in via di sviluppo, come ad esempio alcuni Paesi Arabi localizzati nel Medio Oriente o nell’Africa del Nord (Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti…) o la Cina. Ovviamente laddove sia possibile arrivare con un prodotto fresco o freschissimo.

Che importanza ha la leva promozionale?

Riteniamo che la leva promozionale debba essere sicuramente utilizzata ma con moderazione; purtroppo però nell’attuale mercato italiano la promo spesso è l’unica leva di marketing presa in considerazione.

Sicuramente le attività di questo tipo possono dare dinamicità al settore, ma solo se utilizzate in modo mirato e una tantum.

Il nostro obiettivo è quello di proporre a scaffale la migliore qualità al prezzo più giusto; ed è proprio l’alta qualità dei nostri prodotti e l’alto contenuto di servizio del nostro assortimento che ci premiano fidelizzando i nostri clienti.

Prevedete ulteriori nuovi lanci?

Tra le novità di prodotto lanciate dall’azienda a ridosso del periodo estivo abbiamo la fantasiosa e colorata insalata InFiore. La nuova referenza è disponibile in 2 versioni: il delicato lattughino o il saporito baby mix a base di misticanza ed entrambe le basi vegetali sono arricchite di colorati fiori edibili, in particolare viole, per dare al contorno un tocco fresco ed estivo. Abbiamo poi puntato ancora una volta sulle ciotole Pausa Pranzo, fiore all’occhiello di OrtoRomi: quattro le nuove ciotole ready-to-eat arricchite di ingredienti speciali e inediti, che compongono la nuova linea InForma.

Pensiamo che queste nuove referenze siano assolutamente in linea coi trend del momento e che possano incuriosire il consumatore amante della IV gamma ma non solo. Le referenze InFiore sono infatti pensate anche per chi è molto attento a ciò che mangia e per chi è informato sui benefici dei singoli ingredienti e sulle varie proprietà nutritive.

Sul fronte delle strategie comunicative, come vi state muovendo per promuovere le vostre gamme di prodotto?

Il nostro obiettivo è raggiungere il consumatore finale, in modo tale che riconosca OrtoRomi per la qualità e la freschezza dei suoi prodotti. Per fare ciò, cerchiamo di creare referenze ad alto contenuto di servizio ed appealing per i nostri clienti, grazie all’ originalità degli ingredienti e alla praticità d’uso.

Teniamo molto alle opinioni e ai consigli dei nostri utenti, e i loro feedback vengono monitorati giornalmente anche attraverso la loro interattività nei social network (siamo presenti con le pagine ufficiali OrtoRomi su Facebook, Twitter, Linked In, Pinterest e YouTube).

Quanto conta l'innovazione per il settore? E l'ecosostenibilità?

L’innovazione nel nostro settore conta molto, in particolare per noi questo concetto spazia a 360 gradi in tutti i settori aziendali: dall’innovazione di processo per migliorare efficienza ed efficacia del processo produttivo, all’innovazione di prodotto. Siamo inoltre coinvolti attivamente su diversi progetti, ad esempio per lo studio della shelf life dei prodotti di IV gamma. Anche l’ecosostenibilità è un fattore molto impostante per OrtoRomi, infatti stiamo progettando una nuova linea che sarà sensibile da questo punto di vista.

E’ passato un anno dal lancio dell’innovativo brand ombrello Insal’arte su cui avete investito e puntato molto. Qual è il bilancio di questi 12 mesi in commercio?

Il bilancio è positivo in rapporto all’investimento iniziale; senza dubbio le energie poste nel marchio Insal’Arte hanno contribuito a rinforzare l’identità aziendale. Stiamo sviluppando delle mirate strategie di marketing e promozionali per la seconda metà dell’anno per dare maggior impulso al nostro prodotto a marchio; la prima parte dell’anno è stata dedicata alla messa a punto del nuovo impianto produttivo di Borgoricco.

In occasione della presentazione alla stampa avevate annunciato l’ambizioso obiettivo di diventare il 2° operatore nella IV gamma nel 2015. L’avete raggiunto o ci state ancora lavorando?

Anche se l’obiettivo era ambizioso e ci stiamo ancora lavorando, i risultati ci sono e se vengono mantenuti i numeri incrementali fatti registrare nei primi sei mesi dell’anno, possiamo arrivare a questo obiettivo entro l’anno 2016.

A quanto ammonta attualmente il numero di referenze del brand?

Attualmente le referenze Insal’Arte di IV gamma in commercio sono 28, alle quali si aggiungono i prodotti di I gamma, arrivando ad un numero totale di circa 50 diverse referenze.

Siete sempre stati degli importanti copacker per la gdo. Come portate avanti questa attività ora che avete un marchio commerciale forte? Riuscite a conciliare entrambe le cose?

Assolutamente. Per OrtoRomi era importante e necessario dare un’identità all’azienda e alla molteplicità di sub-brand che nel corso degli anni si erano creati.

Con Insal’Arte abbiamo dato una nuova immagine all’azienda, attraverso un pack elegante e minimal, senza dimenticare quelli che sono i valori cardine di OrtoRomi, vale a dire la freschezza e la qualità delle proprie insalate, che diventano quindi le sole protagoniste del pack.

Tutto ciò è stato possibile anche grazie all’esperienza che abbiamo maturato nel corso degli anni in sinergia con i nostri clienti, grazie agli stimoli e ai consigli che da loro abbiamo ricevuto, che ci hanno spinto e ci spingono tutt’oggi a migliorarci costantemente, per creare nuove referenze, attivare nuovi progetti e garantire la migliore qualità. Tutto ciò per un unico obiettivo comune: la soddisfazione del consumatore finale.

Avete in programma delle attività/iniziative legate a Expo?

OrtoRomi è fornitore di CIR Food, concessionario ufficiale dei servizi di ristorazione dell’Esposizione Universale: abbiamo quindi la possibilità di far conoscere e provare le nostre referenze all’interno dei 4 format del gruppo (ChiccoTosto, Let’s Toast, Tracce e ViaVai), in particolare le nostre ciotole.

Siamo soddisfatti dei volumi che stiamo realizzando e della visibilità che abbiamo avuto in questi primi due mesi, in particolare grazie alla personalizzazione dei 4 punti ristoro con totem OrtoRomi e grazie alla distribuzione di materiale informativo.

A luglio scorso avete inaugurato un nuovo stabilimento produttivo di Borgoricco (Pd) completamente automatizzato. Quali vantaggi concreti vi sta portando questa struttura così innovativa?

Il trasferimento delle 2 unità produttive site a Villanova di Camposampiero e a Loreggia è stato un processo molto impegnativo che ha visto il coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali. Stiamo ora organizzando l’inaugurazione ufficiale che si terrà a metà settembre. Avere centralizzato i 2 ex stabilimenti comporta una serie di vantaggi che coinvolgono a catena diverse funzioni aziendali, a partire da quella logistica per arrivare poi al processo vero e proprio. Le linee di lavaggio, performanti e innovative hanno una capacità di 800kg all’ora. Il magazzino gestirà la materia prima e dei semilavorati con una capacità di 600 casse costantemente disponibili pari a circa 2400 kg di prodotto, con servizio diretto alle confezionatrici senza necessità di un operatore manuale.

Avete in programma partecipazione a fiere di settore internazionali?

Quest’anno siamo stati a Berlino in febbraio, in occasione di FruitLogistica, che si riconferma essere tra le più grandi fiere di settore e che ci ha già visti protagonisti gli scorsi anni. Eravamo presenti con un grande stand di 77 m2 e l’intenzione è quella di riconfermare la ns partecipazione anche per il 2016. È ancora in fase di valutazione invece la partecipazione a Fruit Attraction di Madrid, ad ottobre.