Dopo la recente firma di un contratto di sviluppo con Invitalia per l’ampliamento di 4 stabilimenti produttivi, operanti nella trasformazione e commercializzazione di prodotti alimentari, in Piemonte, Veneto e Lazio per un investimento complessivo di oltre 7,6 milioni di euro, l’azienda piemontese punta a consolidarsi ulteriormente sia in Italia che oltreconfine. Di numeri, risultati e progetti in cantiere abbiamo parlato con l'amministratore delegato Giacomo Ponti.


Come si è chiuso il 2015 per Ponti?
In Distribuzione Moderna, il 2015 è stato un anno positivo per Ponti, che chiude con una crescita in valore del +3,1% e in volume del +5% (parliamo di Aceto comprese le Glasse Gastronomiche, di Verdure Sottolio, Sottaceto, in Agrodolce e Olive compresi i Condimenti per Riso).

Quali sono i segmenti di prodotto che vi stanno dando maggiori soddisfazioni?
Ci sono diverse famiglie di prodotto che ci stanno danno grandi soddisfazioni. Per quanto riguarda la Categoria dell’Aceto, in cui Ponti nel corso del 2015 è cresciuta sia in numerica di famiglie acquirenti (+5,5%) che in penetrazione assoluta (+1,5%), una delle famiglie che ha contribuito maggiormente a questa crescita è l’Aceto di Mele, dove Ponti ha registrato un trend positivo in volume del +2,3%. Altra categoria è quella giovanissima delle Glasse Gastronomiche che continua a crescere a doppia cifra chiudendo il 2015 con un +14,9% in volume grazie al riscontro positivo che stanno avendo anche le nuove varianti di gusto. Nella Categoria delle Verdure, le Olive Ambient hanno avuto performance decisamente positive (+7,1% in pezzi e +7,5% in valore) insieme ai Condimenti per Riso che, favorevole la stagione estiva passata, hanno registrato +20,6% in valore e +21,9% in unità.



Quanto conta l’innovazione in un mercato come il vostro e quanto utilizzate questa leva?
L’innovazione è fonte di crescita e sviluppo. Lavoriamo e investiamo costantemente in ricerca e sviluppo per studiare e analizzare non solo i trend e i mercati in cui competiamo, ma anche quelli limitrofi. Innovare, per noi, significa soprattutto trovare prodotti che incrementino le occasioni di consumo e amplino il target in termini di acquisto medio e di età.



Il ruolo dell’export per Ponti: attualmente pesa il 20% del fatturato: dove volete arrivare (in tutti i sensi)?
Per noi l’Export è un’area di sviluppo. Ad oggi, in pezzi pesa oltre il 20% dei pezzi totali e l’obiettivo è quello di continuare a crescere attraverso i mercati esteri nei quali già operiamo e conquistandone nuovi.



Gli investimenti pubblicitari vi vedono ormai unici al comando nel vostro mercato, quanto spendete e cosa avete in programma per il 2016 ?
Continueremo a investire in ADV non solo televisiva, ma anche digitale. Pensiamo che il canale digitale oggi sia un elemento fondamentale di comunicazione: la penetrazione di smartphone/tablet aumenta di anno in anno e oltre la metà della popolazione mondiale è utente mobile e di questi quasi il 50% ha un account social attivo. Siamo nell’epoca della rivoluzione digitale e dobbiamo anticipare i competitors con strategie di engagement innovative e all’avanguardia che sappiano adattarsi a questa nuova realtà.



Novità di prodotto, di servizio, ampliamento della costa offerta in altri mercati: su che cosa si basa maggiormente la strategia di sviluppo di Ponti per i prossimi anni?
La nostra strategia si basa sul mix di tutti questi elementi. Continueremo a lanciare nuovi prodotti, ma al tempo stesso continueremo a monitorare il mercato per valutare la possibilità di approdare a Categorie adiacenti in linea sempre con la nostra Brand Equity. Allo stesso tempo continueremo a lavorare su tutti i nostri prodotti presenti a Catalogo Ponti per garantirne qualità e servizio.