Una spesa più varia, ricca e multietnica, con un occhio alla comodità ed alla praticità della preparazione ed uno alla salute, anche a scapito del portafoglio: nel corso del 2017 il rapporto Coop ci dice che gli acquisti delle famiglie manifestano chiari segni di consolidamento intorno a valori e attributi che hanno qualificato le tendenze emergenti negli anni recenti.
Il carrello dell’etnico, in particolare, è cresciuto nei primi sei mesi dello scorso anno di circa il 7%. Da una parte, il contributo degli immigrati ed il più ampio fenomeno di globalizzazione dei consumi ha determinato una contaminazione con culture culinarie straniere: tra gli altri, si è registrato un aumento del consumo di sushi, cous cous, kebab, bistecca algerina e jamon iberico (secondo l’agenzia National Restaurant Association, nel 2018 crescerà sensibilmente il consumo di alimenti provenienti dal continente africano).

TUTTI PAZZI PER L’ORIENTE
Sicuramente la diffusione del consumo di cibo orientale ha incentivato ulteriormente l’acquisto di cibi etnici, avvicinando il consumatore a sapori ed aromi meno tradizionali. «L’italiano di oggi – spiega Rosa Martini, Marketing Manager Buitoni Ambient - rimane un amante convinto del cibo Made in Italy, pasta e pizza mantengono i primi posti nel cuore delle persone, ma c’è più voglia di conoscere e sperimentare altri tipi di cucine. A maggior ragione se lo puoi fare tra le mura domestiche acquistando prodotti che ti permettono di vivere un’esperienza culinaria insieme ai tuoi cari. Le grandi aziende di food, tra cui Nestlé, hanno capito che si trattava di un’opportunità da cogliere, per offrire un prodotto diverso, innovativo e veloce da preparare, elemento molto importante per il consumatore di oggi».

UN SUCCESSO A BASE DI ‘CONTAMINAZIONI’
Il mercato dei prodotti etnici si sta aprendo tantissimo anche se l’Italia mentalmente è un po’ indietro rispetto ad altri Paesi. Sicuramente nel giro di qualche anno si faranno dei passi da gigante: le nuove generazioni apprezzano la possibilità di mangiare qualcosa di diverso, in particolare il mondo orientale e si divertono ad affrontare questo nuovo tipo di gastronomia.
«La contaminazione tra cucina orientale e mediterranea - conferma Rossella Guidobono, responsabile marketing di Eurofood - è ormai una realtà. I consumatori utilizzano sempre di più ingredienti o cibi etnici per gustare o preparare non solo ricette prettamente orientali-giapponesi, ma sempre più come condimento in alternativa al sale e all’aceto balsamico, da usare nei piatti della nostra tradizione. Anche i buyer e i responsabili dei punti vendita hanno individuato questo trend e per esempio posizionano le salse di soia sullo scaffale insieme alle altre salse, una leva per incrementare le vendite, incentivando così il consumo, in un contesto non necessariamente etnico».

L’IMPORTANZA DI UNA CORRETTA COMUNICAZIONE DI PRODOTTO
Per le aziende che operano in questo settore il punto fondamentale è spingere i consumatori a provare i prodotti, cosicché testando la qualità tornino ad acquistarli: «Il primo passo è mettere il prodotto sullo scaffale e farlo conoscere direttamente così. Creiamo degli espositori e delle brochure in italiano che spieghino e diano un minimo di ricettario veloce, essenziale per non appesantire e annoiare il consumatore - chiarisce Fabio Repetto, International Sales Manager Retail di Heuschen & Schrouff Foods -. «Questo aspetto risulta fondamentale tanto più che nel retail i prodotti vengono acquistati dagli italiani, i quali tendono a utilizzarli tantissimo anche nella cucina fusion mixando i sapori».

UNO SCAFFALE SEMPRE PIÚ ASIATICO...
I player stanno progressivamente ampliando la gamma di referenze per andare incontro alle diverse esigenze dei consumatori. Eurofood, dopo il successo del brand Kikkoman, leader di mercato con oltre il 50% di quota, ha lanciato più varianti della salsa di soia: con un ridotto contenuto di sodio con -43% di sale, senza glutine per i consumatori celiaci e biologica. Novità del 2018 è invece la salsa Ponzu, condimento a base di salsa di soia e succo di limone, uno dei condimenti più popolari in Giappone. Per Buitoni, invece, nel 2018 ci sarà una renovation legata agli spaghetti etnici. «L’attività - specifica Martini - riguarderà il rebranding di Noodles e Yakisoba, attualmente prodotti del portafoglio Buitoni, che passeranno sotto il brand Maggi, marchio storico e noto a livello internazionale, che sta vivendo una fase di renovation, in termini sia di design sia di lancio prodotti».

...E RICCO
Il successo del comparto orientale in Italia deriva, infatti, dal crescente numero di referenze disponibili, come ci conferma Fabio Repetto «Ogni anno la nostra azienda presenta un progetto nuovo al canale retail: partiamo con una gamma più ridotta che a mano a mano e a seconda della risposta del mercato, ogni 3-6 mesi andiamo ad allargare o modificare. La revisione è un aspetto fondamentale del mondo orientale che di per sé è molto complesso per divesi aspetti: trasporto, shelf life, certificazioni, consegne». Un'importante novità di quest'anno per H&S riguarda il comparto Frozen: l'azienda è attualmente in fase di trattativa con due grossi gruppi distributivi italiani per l'ìnserimento delle prime referenze.


Stefania Lorusso