La piccola impresa artigianale attiva nel settore della produzione birraia esce vincente dall’approvazione dell’emendamento alla Legge di Bilancio, presentato dal M5S alla Camera e che abbatte del 40% il costo delle accise per le realtà produttive artigianali con volumi produttivi annuali al di sotto dei 10.000 ettolitri.

Il provvedimento prevede inoltre il taglio di 1 centesimo sull’imposta per i birrifici con volumi di produzione maggiori. Soddisfazione è stata espressa dai portavoce a Montecitorio e al Parlamento europeo, Luca Sut e Marco Zullo.

«Siamo soddisfatti per l’ottimo risultato raggiunto grazie all’iniziativa della collega in Commissione Agricoltura, Chiara Gagnarli – esordisce Sut. «La birra, in Italia – prosegue - è la seconda bevanda alcoolica più gradita, preceduta solo dal vino. I dati diffusi di recente dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare descrivono un aumento rilevante dei consumi, +8% rispetto allo scorso anno».

Sulla stessa linea si pone l’intervento del collega eurodeputato, Marco Zullo: «Quello dei birrifici artigianali è trend che non accenna a diminuire, proprio per questo necessita delle giuste condizioni per poter continuare a crescere. Da una parte, perché offre un aiuto sostanziale agli artigiani, dall’altra perché mette al centro la materia prima e il rispetto del territorio che la offre. L’approvazione di tale emendamento rappresenta dunque un segnale molto positivo».