Fruttagel ha chiuso il 2017 con 131,7 milioni di euro, con un risultato di esercizio pari a 543 mila euro. L’export, invece, ha raggiunto un fatturato di 7,2 milioni di euro, pari al 5,6% del fatturato complessivo dell'azienda.

«Il 2017 è stato un anno di sostanziale stabilità e consolidamento dei risultati raggiunti nonostante una congiuntura non del tutto positiva», ha dichiarato Stanislao Giuseppe Fabbrino, presidente e amministratore delegato di Fruttagel.

Nel comparto bevande ha registrato un valore di 49 milioni di euro, con una flessione del -2,9% rispetto all’anno precedente, ma con previsioni di sviluppo nell’esercizio 2018. La contrazione ha interessato principalmente i succhi e le bevande a base frutta; nelle bevande vegetali, l’azienda ha consolidato volumi e fatturato grazie allo sviluppo di nuovi gusti (su tutti, avena, miglio, mandorla e nocciola) in abbinamento alla gamma “classica” a base riso e soia, sia convenzionali che biologiche.

In leggera contrazione la divisione derivati del pomodoro, fenomeno che ha riguardato in particolare il mercato domestico, mentre crescono i vegetali surgelati, con incrementi di vendita in tutti i canali distributivi serviti, arrivando a circa 62 milioni di euro di fatturato.

Nel prossimo triennio, l’impegno dell'azienda sarà orientato a cogliere le opportunità di crescita offerte dai mercati esteri, in particolare Usa, Canada e Nord Europa, in cui l’agricoltura biologica e il concetto di “italianità” sono trainanti. Nello specifico, verrà dato grande impulso allo sviluppo del marchio Almaverde Bio anche per le referenze del comparto surgelato.

Inoltre, sul versante dei prodotti, è previsto un significativo investimento in ricerca e innovazione per l’implementazione di nuovi progetti dedicati a referenze in linea con i moderni principi nutrizionali e le nuove abitudini di consumo di frutta e verdura.