Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia chiude il mese di giugno in flessione, a -6,8% rispetto allo stesso periodo del 2018, portando la raccolta nel primo semestre in negativo (-1,3%). Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento nel periodo gennaio – giugno si attesta a -5,7%.

«Al di là delle dinamiche congiunturali note e proprie del mercato pubblicitario in un periodo che si confronta con un mese di giugno 2018 fortemente condizionato dall’impatto positivo dei Mondiali di Calcio, è necessario tenere in considerazione il quadro economico in cui le aziende stanno operando in Italia” – spiega Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen. “È recente la stima flash dell’Istat che conferma la stagnazione in cui si muove il Paese da ormai 5 trimestri e la “crescita zero” tendenziale dell’ultimo trimestre dell’anno: tutto questo in un più ampio contesto dove anche l’Eurozona rallenta la crescita e l’inflazione diminuisce», conclude Dal Sasso.

Relativamente ai singoli mezzi, la tv risente maggiormente dell’assenza del Mondiali di calcio, con un calo nel singolo mese del -20%. Il primo semestre si chiude così a -6,3%. In negativo i quotidiani, che a giugno perdono il -7,6%, consolidando il periodo cumulato gennaio-giugno a -10,1%. Stesso andamento per i periodici, sia nel singolo mese che per il semestre, con cali rispettivamente del -11,1% e -14,7%.

Flessione anche per la radio, che registra un decremento del -2,2% rispetto a giugno 2018. Rimane tuttavia in positivo (+1,4%) la raccolta per i primi sei mesi di quest’anno. Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising nel primo semestre mesi del 2019 chiude in positivo, a +8,5% (+1,2% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet).

Cinema e GoTv sono in crescita rispettivamente del +24,8% e del +5,8%. In negativo l’outdoor (-6,2%) e il transit (-3,0%). Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano sei in crescita, con un apporto di circa 32 milioni di euro. Per i primi 10 settori solo 2 hanno un andamento positivo, media/editoria (+1,3%) e tempo libero (+10,9%). Per gli altri settori si evidenzia il calo di telecomunicazioni (-22,2%), Automobili (-8,5%), Bevande/alcoolici (-9,2%) e cura persona (-11,8%), che investono complessivamente circa 100 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo 2018.