I cinema del centro storico entrano nel mirino delle grandi insegne nazionali e internazionali: così a Milano riferisce “Il Corriere della Sera” - passano di mano “Apollo Spazio Cinema” (3 sale) di Galleria de Cristoforis 3 – fra Corso Vittorio Emanuele e Piazza San Babila – e, se la notizia verrà confermata -, una buona metà di The Space Cinema Odeon (10 sale) di Via Santa Radegonda 8, a due passi dal Duomo.

Nel primo caso l’acquirente è Apple. Dopo essersi lasciata sfuggire, nel 2011, l’occasione di insediarsi nei locali dell’ex Mc Donald’s della Galleria Vittorio Emanuele, andati a Prada, il gruppo di Cupertino ha rispolverato uno dei sogni di Steve Jobs: avere nella città della moda un megastore paragonabile a quello della Quinta Strada di Manhattan. La transazione, il cui valore non è stato reso noto, è cosa fatta, visto che è arrivato anche l’imprimatur delle Belle Arti. L’opening è fissato per il 2016.

Odeon: il multisala su 3 piani - di proprietà del circuito inglese Vue Cinemas, una quarantina di multiplex in Italia, per lo più nei grandi centri commerciali - è “muro a muro” con La Rinascente Duomo.

Il leader dei multistore di lusso progetterebbe un ampliamento del più storico dei suoi punti di vendita, per andare a occupare tutto il primo piano: le sale di proiezione saranno ridotte di dimensioni e passeranno al pian terreno e nell’interrato. L’operazione, secondo le stime, dovrebbe costare al gruppo italo-tailandese un centinaio di milioni di euro.

Nel capoluogo non mancano le voci di sconcerto, a partire da Lionello Cerri, amministratore delegato di Anteo Spa, attuale affittuaria dell’Apollo che, su Internet, ha rilasciato una lunga dichiarazione pubblica. Osserva Cerri: “Avrei preferito una scelta diversa: chiudere un presidio culturale di successo non è certo un passaggio indolore. E per noi questa ipotesi è dolorosissima, e in assoluta controtendenza con la nostra missione, che è quella di crescere insieme al nostro pubblico. Per noi fare questo mestiere significa, da oltre 30 anni, promuovere la cultura del cinema».

A monte di tutto i proibitivi costi immobiliari dei centri storici e il perdurare di una certa stanchezza del mercato cinematografico. Secondo Cinetel, società di ricerche costituita da Anec e Anica, nonostante i segnali di ripresa del 2015,” i biglietti venduti nel 2014 sono stati 91.465.599, con una diminuzione del 6,13% rispetto al 2013, e gli incassi sono stati pari a 574.839.395 euro, con una flessione del 7,09%. Invece rispetto al 2012, il 2014 ha registrato un sostanziale pareggio delle presenze (+0,1 per cento)".