Dalla matrimonio tra Aidepi e Aiipa è nata Unione Italiana Food: raggruppa ben 450 aziende nazionali, 20 settori alimentari, 35 miliardi di giro d’affari e 65.000 addetti. Presidente è Paolo Barilla e vicepresidente Marco Lavazza.

I due imprenditori spiegano che il compito è di affiancare Federalimentare, per “semplificare il sistema, ed essere più efficaci. Per farlo bisogna essere uniti. Aiuteremo il settore a crescere”, anche rappresentando in modo compatto e autorevole il comparto davanti a Governo e istituzioni.

Altre cifre chiave della nuova associazione sono l’elevatissimo numero di marchi – ben 800 quelli dei soci – e la forte somma dell’export, che tocca 10 miliardi di euro.

Fra i settori rappresentati c’è tutto il meglio del made in Italy alimentare: caffè, pasta, sughi e salse, ortofrutta, prodotti da forno e dolci da ricorrenza…

Lavazza, riporta l’agenzia Ansa, ha precisato che il rapporto con le altre associazioni sarà di "collaborazione, attiva e propulsiva per tutti quanti. Per il bene del Paese e delle nostre aziende". Secondo Barilla il nostro Paese "deve diventare il territorio ideale per fare il mestiere dell'agroindustria. Anche noi, con le nostre aziende familiari, potremo vivere bene se il Paese starà bene, e se il resto del mondo vedrà l'Italia come Paese di eccellenza".

‘La Repubblica’ riferisce che il primo obiettivo sarà di dare una spallata al sistema dell’etichetta a semaforo, perché, come ha detto Paolo Barilla, “la strada italiana è quella di inserire i prodotti all'interno di ricette e non è esattamente la strada dei semafori che è più pragmatica, ma è fatta di divieti che le persone non capiscono. Dobbiamo invece investire nella cultura degli individui soprattutto a scuola dove i ragazzi possono apprendere per tempo i fondamenti della buona alimentazione".