Parte oggi, 10 maggio, il 34° Macfrut, organizzato da Cesena Fiera, presso Fiera di Rimini, fino a venerdì 12 maggio. A tagliare il nastro della kermesse è, alle, 11,30, il Vice Ministro delle Politiche Agricole, Andrea Olivero.

La carta d’identità è notevole: 1100 espositori, uno su quattro dall’estero (in crescita del 30%), 8 padiglioni su un’area di 50.000 mq, 1200 buyer invitati, la Cina come Paese partner e la Basilicata come regione partner. Gli Stati presenti sono 40, in rappresentanza dei 5 continenti.

I riflettori saranno puntati soprattutto sulla fragola, frutto simbolo di questa edizione e rappresentante del riscatto di un’agricoltura che ha saputo investire nell’innovazione. Secondo i dati elaborati da Cso Italy, nel nostro Paese sono coltivati 3.640 ettari nel 2017, con un incremento del 3% rispetto al 2016. Bene anche l’export, cresciuto del 6%, con l’86% del prodotto destinato ai mercati dell’Unione Europea. Le fragole rappresentano circa il 2% degli acquisti annuali di frutta fresca delle famiglie italiane e ogni nucleo ne compra poco più di 4 kg.

Ricco il parterre dei convegni, delle conferenze stampa, degli incontri a tema. Si va da argomenti tecnici - come l’impiego dell’ozono per una migliore qualità della shelf life, o la corretta gestione dei terreni per un ottimale uso delle sementi -, ai dibattiti con un taglio più orientato all’analisi di mercato e al marketing: dall’ortofrutta come chiave di successo del biologico, all’organizzazione del reparto ortofrutticolo (organizzato da Coop Italia), alla dinamica della formazione dei prezzi dell’ultra fresco, fino alla promozione delle eccellenze nazionali oltre confine.

Insomma di tutto e di più, anche perché il settore è in buona salute. I numeri del 2016 – spiega Ismea - evidenziano per l’ortofrutta una crescita dei principali indicatori.

L’accelerazione dell’export (+4,7%) e la crescita della spesa delle famiglie italiane (+1%) trainano il valore prodotto a circa 13 miliardi di euro, che raggiunge il 28% del valore della produzione agricola nazionale.

In particolare, sul mercato domestico, nell’ultimo quinquennio, l’acquisto di ortofrutta delle famiglie – rilevato attraverso il monitoraggio Ismea-Nielsen – evidenzia una crescita media in valore superiore all’1% annuo, con punte più alte per gli agrumi (+5%) e la frutta (+1,5%).

L’attenzione crescente verso i prodotti salutistici e il contenuto di servizio sono gli elementi che più incidono sulla ritrovata serenità e determinano lo spostamento della domanda verso tipologie ‘premium’ e ‘convenience’, come confezionati, IV e V gamma, biologico (+28% nel 2016), vegano, etnico e prodotti locali.