Coffee Monitor Pro – il primo focus dell’Osservatorio Social Monitoring di Nomisma, sviluppato in collaborazione con Datalytics – elegge l’espresso come la principale tipologia di caffè scelta dagli italiani che hanno consumato la bevanda negli ultimi 12 mesi.

Attraverso la rilevazione di abitudini di consumo di un campione rappresentativo della popolazione, il Coffee Monitor fornisce una stima della spesa annua in caffè che – tra i consumatori di espresso – sfiora i 260 euro annui pro-capite.

Concentrando l’analisi su chi ha consumato caffè negli ultimi 12 mesi, emerge un’assunzione abituale della bevanda pari al 95% del target di riferimento. L’espresso viene scelto dal 93% dei consumatori di caffè: residuale la quota di chi predilige il caffè americano, l’orzo o altre tipologie (7%).

Chi beve espresso si orienta principalmente su 1 o 2 tazzine al giorno (58%) e preferisce la mattina: il 77% dei bevitori lo fa tutti i giorni appena sveglio. Il 58% di chi beve l’espresso lo fa per trovare la carica necessaria ad affrontare la giornata.

L’espresso non è tuttavia solo fonte di energia. Chi lo beve lo sceglie anche per il gusto (51%) e, in parte, per abitudine (30%). Il caffè espresso evoca momenti di relax (53%), un piacere (47%), ma al contempo un rito, una tradizione (37%).

Il consumo di espresso non è relegabile in un solo luogo, ma prevale una modalità “multi-luogo”. Il 92% di chi beve espresso lo fa tra le mura domestiche, prediligendo il caffè in polvere (53%) e in cialde, o capsule (37%), sulla base di scelte fatte in funzione di gusto e aroma (53%), della notorietà della marca (19%), mentre meno rilevante risulta la variabile prezzo, driver di scelta solo per il 15% di chi consuma caffè espresso a casa.

Tra i luoghi di consumo più importanti figurano anche i bar, scelti dal 72% del target di riferimento, oltre al posto di lavoro (il 48% di chi ha consumato caffè negli ultimi 12 mesi l’ha fatto in ufficio), dove invece si predilige l’utilizzo di caffè in cialde o capsule (50%).

Il caffè è inoltre un’abitudine che accompagna gli italiani oltre i luoghi di consumo “reali” e approda anche nelle “piazze virtuali” di discussione. Negli ultimi 3 mesi gli algoritmi di social media listening forniti da Datalytics hanno rilevato, sulle principali piattaforme di sharing (Facebook, Instagram, Twitter…), oltre 30.000 post dedicati al caffè. Fra i trend topics si distinguono argomenti come capsule compatibili, cialde e Amazon, veri e propri contenuti virali.

L’analisi social ha permesso di individuare trend, peculiarità e modalità di interazione tipiche dei principali brand di caffè italiani. Ne deriva che se – nel primo trimestre 2018 – Nespresso e Illy hanno conquistato il maggior numero di menzioni, Lavazza è stato il brand che ha generato il volume più alto di engagement o interazioni su Twitter o Facebook. Kimbo e Segafredo, invece, sono stati i più attivi sui social e Pellini il marchio con la crescita della fanbase più consistente.