Continuano ad aumentare le richieste per ottenere il Rating di legalità dall’Antitrust. Nel primo quadrimestre di quest’anno, sono state 461, più di quelle ricevute in tutto il 2014 (complessivamente 415).

Dall’inizio dell’attività, ossia da gennaio 2013 al 30 aprile 2015, le richieste ammontano a un totale di 1042. Fra i nomi, che hanno ottenuto questa importante attestazione, citiamone qualcuna del nostro settore: Philips, Wish Days (cofanetti regalo), Lucart, Unipeg, Cevico, Pasolini Luigi…

Approvato dal Parlamento alla fine del 2012, il Rating di legalità è lo strumento con cui l’Agcm attribuisce un punteggio, da una a tre “stellette”, alle imprese virtuose che hanno un fatturato superiore ai 2 milioni di euro annui e rispettano una serie di requisiti giuridici e “qualitativi”.

Per ottenere una “stelletta”, il titolare dell’azienda e gli altri dirigenti non devono avere precedenti penali, non avere commesso delitti contro la pubblica amministrazione nonché reati tributari. Nei confronti di tali soggetti, inoltre, non dev’essere stata iniziata l’azione penale per reati di stampo mafioso.

Per quanto riguarda l’impresa, non deve aver commesso illeciti amministrativi e non deve essere stata condannata nel biennio precedente per illeciti antitrust e in materia di tutela del consumatore.

L’impresa inoltre deve effettuare pagamenti e transazioni finanziarie oltre i 1000 euro esclusivamente con strumenti tracciabili. Per ottenere un punteggio più alto, il Regolamento indica altri sei requisiti: due “stellette” se ne vengono rispettati la metà, tre “stellette” se vengono rispettati tutti.

Del Rating si tiene conto in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché in sede di accesso al credito bancario.