Weekend da bollino rosso sulle strade d’Italia: un’indagine condotta da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con Istituto Piepoli, valuta infatti che ben il 72% dei nostri connazionali (quasi 32 milioni) riuscirà a fare almeno una vacanza nel periodo estivo, dato in crescita rispetto al 2018, con 1,3 milioni in più che riusciranno godersi le meritate ferie estive.

Questo dimostra che, pure in un clima di consumi difficili, a parte alcune voci, gli italiani non rinunciano al meritato riposo, un fenomeno che interessa molte altre nazioni, come per esempio gli Usa, dove una parte del budget investito sui consumi si sta riversando da anni sul turismo e le partenze, con relative ripercussioni sugli acquisti. Del resto i nostri connazionali, a quanto pare, si sono preparati, sforbiciando i saldi.

Secondo l’abituale sondaggio condotto da SWG per Assoturismo Confesercenti su un campione di 1.800 consumatori, la spesa media sarà di 786 euro a persona, dunque senza eccessi. Le ferie in spiaggia interesseranno un italiano 6 su 10 e Puglia e Sicilia e saranno le mete regine. Ma ripartiranno anche le destinazioni estere.

Alberghi e hotel si confermano la sistemazione preferita, raccogliendo un terzo (il 30%) delle preferenze. Il 21% sceglierà invece, per il soggiorno estivo. la casa di proprietà, o sarà ospite presso amici/parenti. In calo le case vacanze (15%). Ma c’è anche un 12% che opterà per il classico B&B.

“Dopo un avvio incerto, a luglio e agosto la domanda turistica degli italiani segna una leggera ripresa - commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti -. A fine stagione vedremo se sarà stata sufficiente a recuperare un 2019 che, fino a giugno, è stato arido di soddisfazioni. A pesare è stato il meteo, ma, come evidente dal sondaggio, ma anche la ripartenza dei nostri competitor esteri che, negli anni scorsi, erano stati penalizzati da problemi di sicurezza. Abbiamo bisogno di un piano per rendere più competitivo il nostro sistema turistico: per vincere nella montante competizione internazionale, c’è bisogno di più infrastrutture e del superammortamento, per sostenere la riqualificazione delle strutture ricettive”.