È stato un 2018 straordinario per la burrata. Secondo i dati Assolatte il prodotto ha visto aumentare le proprie vendite nella Gdo del 17,5%, superando, in volume, le 2.100 tonnellate.

Il prodotto non è più apprezzato e conosciuto dai soli italiani ma ha raggiunto, continua l’associazione, grandi piazze estere come Tokio, New York, Parigi, Copenaghen.

Il segmento di questa specialità pugliese ha toccato, considerando tutti i canali, compresi il normal trade e la ristorazione, un consumo di 5.000 tonnellate per un valore di 56 milioni di euro.

E se è vero che la burrata è differente, specie per consistenza, non si può dimenticare che la mozzarella in generale, aggregato in cui il prodotto rientra, ha realizzato, secondo i dati Clal, continue impennate dell'export, con una variazione cumulata 2016-2018 del 27 per cento e una quota particolarmente significativa di vendite sul mercato francese (30% del totale nel 2018) e su quello britannico (13% per cento).