Lidl Italia - oltre 570 punti vendita, più di 11.000 dipendenti e 10 centri distributivi su tutto il territorio nazionale - compie un importante passo in avanti in ambito green, scegliendo un approvvigionamento elettrico derivante interamente da fonti rinnovabili.

La conversione è iniziata nel 2015 e attualmente si riflette su tutte le pertinenze Lidl distribuite nella Penisola: dalla direzione generale di Arcole alle 10 direzioni regionali, toccando la rete dei negozi.

Grazie all’accordo contrattuale con C.V.A. Trading e alla certificazione Gse, che attesta la provenienza da fonte rinnovabile dell’energia tramite il rilascio dei titoli di garanzia di origine, la catena può affermare di contribuire allo sviluppo delle rinnovabili per un futuro sempre più ecosostenibile.

Il gruppo ha già dimostrato una robusta politica di sostenibilità ed efficienza nella realizzazione di punti vendita di nuova generazione in classe energetica A+, dotati di impianti fotovoltaici e costruiti con materiali altamente coibentanti.

“Non è soltanto la quantità di energia consumata a essere un dato rilevante, ma anche la fonte rappresenta un fattore decisivo – precisa Emilio Arduino, membro del consiglio di amministrazione -. Per questo Lidl Italia ha scelto una strategia che punta sulle rinnovabili, che non pregiudichi le risorse naturali e possa contribuire a ridurre le emissioni di gas serra.”

L’obiettivo a lungo termine è di tagliare ulteriormente i consumi energetici attraverso la razionalizzazione dei processi aziendali, la sensibilizzazione dei collaboratori su questi temi e la gestione più attenta delle risorse.

Per fare questo l’azienda ha scelto di certificare il proprio sistema di gestione dell’energia secondo i requisiti della norma ISO 50001 entro la fine del 2016.