È stato siglato in Italia il più grande accordo sul grano biologico mai realizzato al mondo per quantitativi e superfici coinvolte. Lo ha annunciato il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, in occasione dell’incontro su “Pasta da Agricoltura Biologica Italiana: da prodotto di nicchia a prodotto di massa”, al Cibus di Parma.

L’accordo di filiera tra Coldiretti, Consorzi agrari d’Italia, Fdai (Firmato dagli agricoltori italiani) e Gruppo Casillo prevede la fornitura di 300 milioni di chili di grano duro biologico destinato alla pasta e 300 milioni di chili di grano tenero all’anno per la panificazione.

L’intesa ha una durata di 3 anni con la possibilità di una proroga per altri due, per un totale di 5 anni. E' un accordo che rafforza la leadership dell’Italia in Europa nel numero di imprese che coltivano biologico con 72.154 operatori e 1.796.363 ettari.

L’intesa Coldiretti/Casillo è anche una risposta alla domanda dei consumatori che chiedono in misura crescente la garanzia di italianità della pasta acquistata, come dimostra la rapida proliferazione di marchi e linee che garantiscono l’origine nazionale al 100% del grano impiegato, da Ghigi a De Sortis, da Jolly Sgambaro a Granoro, da Armando a Felicetti, da Alce Nero a Rummo, da FdAI – Firmato dagli agricoltori italiani -, fino a Voiello, che fa capo a Gruppo Barilla, e a Divella che in questi anni ha avviato un percorso di filiera in Puglia con grano 100% italiano frutto della ricerca di Sis, società leader nel settore sementiero.

Attualmente – riferisce Coldiretti – l’Italia produce 4,3 milioni di grano duro su una superfice di 1 milione e 350.000 ettari di coltivazioni con 1,74 milioni di tonnellate importate dall’estero delle quali 0,44 dall’Unione Europea e 1,3 milioni da Paesi extracomunitari a partire dal Canada dove il grano viene trattato in preraccolta con il glifosato secondo modalità vietate in Italia.