Nove realtà nazionali del settore ortofrutticolo hanno dato vita a un nuovo consorzio che mira a favorire l’innovazione, la promozione e lo sviluppo dei prodotti d’eccellenza. Tra i principali obiettivi, il raggiungimento di nuovi mercati e la commercializzazione di nuove varietà.

Il panorama ortofrutticolo italiano dà il benvenuto a un nuovo organismo consortile che vuole creare valore per la produzione e prodotti d’eccellenza destinati a soddisfare le esigenze sempre più mirate dei consumatori. Origine Group - questo il nome dell’organizzazione - è stata costituita il 7 agosto 2015 e nasce dall’unione tra 9 keyplayers del settore: Afe, Apofruit, FruttaC2, Gran Frutta Zani, Kiwi Uno, OP Kiwi Sole, Pempa-Corer, Salvi-Unacoae Spreafico.

Importanti realtà italiane, dunque, che hanno deciso di dare vita a un consorzio che, da un lato, parte da imprese già saldamente presenti sul mercato ma - dall’altro - resta aperto a tutte le aziende del settore che ne condividano i principi fondanti e i metodi operativi.

Il gruppo, in particolare, focalizzerà la propria attenzione su due referenze del paniere ortofrutticolo italiano (pere e kiwi), nell’ottica però di allargare successivamente l’interesse anche ad altri prodotti. Origine Group mira, inoltre, a ricercare nuovi sbocchi commerciali e a sviluppare mercati di recente approdo (Nord Africa, Sud America, Medio ed Estremo Oriente) attraverso una presenza strutturata e coordinata.

Uno degli obiettivi primari del consorzio è anche quello di aggregare elementi di distintività mediante politiche di qualità, comunicazione e marca sui mercati più ricettivi nonché di espandere il paniere delle nuove varietà andando a ricercare le migliori per valutarne le potenzialità e acquisirne i diritti di produzione.

Il Consiglio di Amministrazione della nuova realtà consortile sarà guidato da Ilenio Bastoni, mentre alla vicepresidenza è stato nominato Simone Spreafico. Ne fanno parte, inoltre, Marco Salvi, Alessandro Zani, Gualtiero Rivoira, Alessandro Pernigo, Mauro Grossi, Alessandro Cenzuales e Alberto Garbuglia.


Stefania Colasuono