Dopo i timori di una chiusura totale dello stabilimento, è arrivata finalmente una buona notizia per la storica azienda dolciaria di Novi Ligure. Ieri è stato infatti siglato un accordo presso il Ministero per lo Sviluppo Economico per consentire all’azienda Pernigotti un piano di reindustrializzazione che garantirà la continuità operativa del sito produttivo e la salvaguardia dei 92 lavoratori. All’incontro hanno partecipato il Ministro Luigi di Maio, i rappresentanti delle aziende coinvolte (oltre alla proprietà turca Toksoz, l’advisor Sernet e due nuovi investitori, la cooperativa torinese Spes e l’imprenditore Giordano Emendatori) nonché sindacati ed enti locali.

La proprietà di Pernigotti 1860 continuerà a restare nelle mani dei turchi, che si occuperanno della commercializzazione e distribuzione di cioccolato, praline, torrone e creme spalmabili. Spes rileverà il ramo d’azienda che produce cioccolato e torrone mentre l’imprenditore Emendatori si concentrerà sulla produzione e commercializzazione di basi e ingredienti per gelati e prodotti di pasticceria.

"Grazie all'intenso lavoro del ministro Di Maio - si legge in un post pubblicato su Facebook dal vice minsitro dell'Economia e delle Finanze, Laura Castelli - è stato raggiunto un accordo storico per la Pernigotti: la produzione continuerà a Novi Ligure e non c'è nessun esubero, quindi con una completa salvaguardia del livello occupazionale. Due nuovi investitori, italiani, rileveranno infatti i rami cioccolato e torrone e quello dei gelati.Una crisi aziendale risolta in tempo record, grazie al grande lavoro di squadra”.