L'amore per i pet va al di là delle mura di casa. Gli amici a quattro zampe sono ormai membri riconosciuti delle nostre comunità, in cui godono di nuove possibilità e servizi e dove, sempre più, forniscono anche un proprio contributo. I cani prestano assistenza ai non vedenti e, oltre che in situazioni di emergenza, possono dare soccorso alle persone affette da diabete, grazie alla loro capacità di identificare le variazioni di glucosio nel sudore o nella saliva. I pet contribuiscono, inoltre, ai percorsi di riabilitazione più diversi: negli ospedali, ma anche nelle carceri e nelle terapie di supporto a ragazzi vittime di bullismo e cyberbullismo.

È quanto emerge dal Rapporto Assalco - Zoomark 2018, compendio annuale sul mondo dei pet, curato da Assalco (Associazione nazionale tra le imprese per l'alimentazione e la cura degli animali da compagnia) e da Zoomark International con il contributo di Centro Studio Sintesi, di IRI Information Resources e dell'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI).

Il documento, che esce oggi, 17 maggio, sul sito assalco.it, spiega che nelle case degli italiani vivono 30 milioni di pesci, poco meno di 13 milioni di uccelli, 7,5 milioni di gatti, 7 milioni di cani e 3 milioni tra piccoli mammiferi e rettili, per un totale di circa 60,4 milioni di piccoli amici.

Un italiano su 2, tra quelli che vivono con un pet, gli dedica una parte consistente del proprio tempo libero, mentre il 46% viaggia solo se anche il proprio compagno a quattro zampe può farlo.

I proprietari riservano un'attenzione prioritaria alla cura di benessere e nutrizione dei loro pet, con il 77% che viene nutrito con pet food industriale che, come raccomandano i veterinari, fornisce un'alimentazione completa, bilanciata ed equilibrata. Il cibo costituisce un business superiore ai 2 miliardi di euro, in crescita di circa 4 punti percentuali nel 2017. Da sommare altri 72 milioni per gli accessori.

Commenta Gianmarco Ferrari, presidente di Assalco: “Il rapporto restituisce la fotografia di un Paese che denota una crescente sensibilità rispetto al ruolo sociale dei pet, radicata al punto da tradursi in richieste di una maggiore riconoscimento anche a livello giuridico ed economico. Seppure il "sentire comune" non abbia ancora trovato una piena traduzione nello sviluppo di norme, strutture e sistemi, l'attenzione per questi temi è alta. Sia da parte delle istituzioni e delle diverse parti politiche, sia degli enti e associazioni più autorevoli".

Marco Momoli, direttore commerciale di Bolognafiere Spa a sua volta ribadisce che "la pubblicazione del Rapporto Assalco Zoomark per noi rappresenta un momento di grande rilevanza per due ragioni. In primo luogo è la migliore conferma che Zoomark International (la prossima edizione della rassegna è prevista dal 6 al 9 maggio 2019, ndr) è un evento che è al servizio del settore con continuità tutto l'anno e non solamente durante i giorni di apertura e inoltre testimonia l'importanza e la solidità della partnership che ci lega ad Assalco e alle aziende che di questo mercato sono le protagoniste."

Nonostante la crisi economica non abbia intaccato le cure che gli italiani riservano ai propri pet, tra le varie proposte emerge anche l'esigenza di riduzione della pressione fiscale. A oggi, infatti, l'aliquota IVA è al 22% per prestazioni veterinarie, farmaci e alimenti per animali da compagnia, dunque al pari di un bene di lusso e tra i più alti livelli in Europa, andando a penalizzare i bilanci delle famiglie.