Con le ratifiche delle 77 assemblee territoriali dei soci (1-24 settembre) e, sabato 3 ottobre, dell’assemblea dei delegati, nasce ufficialmente, dopo un percorso iniziato a marzo, Coop Alleanza 3.0. La super coop, prima in Italia e in Europa, che raggruppa Adriatica, Estense, e Coop Consumatori Nordest, sarà operativa dal 1° gennaio 2016.

I numeri sono noti da tempo: 2,7 milioni di soci, circa 5 miliardi di fatturato, oltre 22.000 addetti. Cifre in cui sono incluse unicamente le controllate attive nel core business, con esclusione delle partecipate (e/o controllate) operanti in altri settori (finanziario e assicurativo, turismo, comunicazione, librerie e immobiliare). Fra queste ultime spiccano Unipol, di cui Alleanza sarà il maggiore socio, con un’incidenza, fra quote dirette e indirette, di poco superiore al 20% e Eataly, in cui le tre alleate hanno il 13,3% e, insieme ad altre coop, il 40 per cento.

Coop Alleanza 3.0 enuncia nel nome le sue missioni: da un lato il radicamento nei valori portanti della cooperazione (il termine “Alleanza” evoca le prime, storiche esperienze di mutualismo in Italia) e dall’altro, con quel “3.0” di sapore tecnologico, l’orientamento all’innovazione.

La vicinanza ai soci sarà garantita dalla presenza capillare sul territorio: 419 punti vendita, di cui 56 ipermercati, diffusi da Nord a Sud (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata e, tramite società, Trentino, Lazio, Campania e Sicilia), per un totale di 12 Regioni.

Secondo le dichiarazioni della dirigenza non si renderanno necessarie opere di taglio della rete, mentre il grosso del lavoro iniziale sarà invece sulle economie di scala e sulla razionalizzazione delle principali voci di costo.

Per portare l’offerta di Coop 3.0 verso il maggior numero di consumatori, il canale web integrerà quello fisico (che resta centrale) e l’offerta sarà ulteriormente ampliata, per rispondere ai nuovi bisogni dei soci: energia, assistenza integrativa sanitaria e previdenziale, servizi assicurativi e finanziari.

Sul piano societario il Consiglio di amministrazione sarà composto da 31 membri (snellito rispetto alla somma dei membri dei Cda delle tre cooperative) e la sua formazione rispetterà la presenza territoriale della base sociale.

La struttura di governo prevede tre amministratori delegati, ognuno con una delega specifica, che opereranno in piena sinergia: Adriano Turrini (Adriatica) avrà la delega ai servizi centrali e alle politiche sociali e sarà anche il presidente; Massimo Ferrari (Estense) avrà la delega alla gestione caratteristica; Paolo Cattabiani (Nordest) alla finanza e sviluppo.

Per garantire rinnovamento, il presidente potrà restare in carica per non più di tre mandati triennali consecutivi. Equilibrio e trasparenza saranno garantiti da organismi individuati dal nuovo Statuto, come la Commissione etica, il Collegio sindacale e la Commissione elettorale.

Le attività finanziarie che fanno capo a Coop Alleanza 3.0 saranno funzionali al conseguimento degli scopi mutualistici: l’obiettivo della particolare forma di impresa, che è quella cooperativa, non è il profitto, ma il sostegno dei soci e l’offerta della migliore qualità al miglior prezzo possibile con i più alti standard di sicurezza.

L’istituto del Prestito sociale, riservato unicamente ai soci, viene disciplinato da un nuovo “Regolamento del Prestito sociale”, che recepisce quello di Legacoop nazionale e prevede, in particolare, un vincolo di liquidità del Prestito stesso non inferiore al 30% e un secondo vincolo, nell’immobilizzo in attrezzature, impianti e partecipazioni, che non deve superare il 30%, al fine di rendere lo strumento finanziario disponibile per i soci in tempi brevi.

Nel Regolamento è anche previsto un nutrito sistema di controlli e garanzie, e l’introduzione di nuovi organi di vigilanza indipendenti che integrano quelli già previsti: Organismo di vigilanza e Autorità indipendente, che vanno a rinforzare le funzioni di controllo già affidate a Collegio sindacale, Società di revisione e Consiglio di amministrazione.

Il Prestito sociale offre dunque maggiori garanzie ai soci, grazie alla solidità della nuova cooperativa (oltre 2,22 miliardi di euro di patrimonio), e la sua raccolta consente a Coop Alleanza 3.0 di raggiungere, con più efficacia, gli scopi mutualistici per cui è nata.