E' notevole il potenziale online della Gdo alimentare. Secondo l’’Osservatorio e-commerce B2C’ promosso da Netcomm e dal Politecnico di Milano, il mercato digitale del food & grocery è piccolo, con soli 575 milioni di euro di vendite (su un totale di 20 miliardi), ma aggressivo quanto gli altri, dunque in crescita del 30 per cento.

La spesa sui siti dei supermercati tradizionali, con consegna a domicilio, lievita di più, del 40%, e assomma a 188 milioni. In realtà è un’inezia - se pensiamo solo che il fatturato consolidato dei due leader, Coop e Conad, una volta sommato, tocca i 25 miliardi -, ma un’inezia sulla quale tutto il comparto è al lavoro, anche se l’approccio è graduale e, al momento, insiste su soluzioni poco futuristiche, ma molto comode, come il clicca e ritira. Si aggiunge, talora, il più avanzato drive, che si differenzia un po’ per il livello di impegno. La grande superficie che ospita un drive - formula diffusa da 15 anni in Francia, dove copre ormai 2.400 Pdv – si accolla infatti, oltre ai benefici, i costi e l’impegno di una vera struttura dedicata, con tanto di addetti, dove accogliere al meglio le auto dei clienti e dove permettere di caricare in piena comodità.

Gli esempi di multicanalità tangibile sono molti e in aumento esponenziale. È di questi giorni la partenza di cosicomodo.it di Selex, progetto per la spesa online che raggruppa in un unico ‘contenitore’ l'offerta di più insegne.

Il sito è in grado di assicurare varie e sofisticate tipologie di servizi e di allacciare, potenzialmente, tutto il territorio nazionale. L'utente che sbarca su CosìComodo inserisce la propria località e il sistema gli propone i supermercati attivi in zona. Una volta scelto il negozio si può acquistare tutto quello che c’è sugli scaffali fisici e nei banchi serviti, scegliendo addirittura il taglio della carne, del pesce, lo spessore della fetta del salume, o l'origine della verdura. Non mancano, sulla piattaforma, le promo, i prodotti stagionali, le private label e i beni mirati sui nuovi trend, dal senza glutine al biologico.

Riempito il carrello il cliente inoltra l'ordine, specificando l'ora preferita, e va a ritirare e pagare presso il punto vendita indicato, magari nell'area dedicata, dove gli addetti lo aiutano a caricare la spesa in macchina.

Il servizio al momento coinvolge Emisfero (Unicomm), Il Gigante e Mercatò (Dimar) e viene erogato per tutta la giornata, seguendo gli orari del supermercato di pertinenza. Il team di sviluppo Selex è già al lavoro per le prossime fasi, che vedranno l'attivazione delle modalità di pagamento on line e dell'home delivery.

Esselunga: il servizio e-commerce è nato nel 2001 e oggi copre 1.115 comuni in 5 regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Piemonte). Il gruppo vanta già due snodi logistici dedicati, uno a Milano e l’altro a Firenze. Grazie al continuo potenziamento di ‘Esselunga a Casa’ l’impero Caprotti, nel 2016, ha consegnato 1.350.000 spese ai propri clienti, per un fatturato di 158 milioni.

A metà marzo 2017 la regina dei superstore ha anche lanciato il suo primo drive, attraverso il quale il cliente effettua la spesa su Internet e la ritira in giornata con l’auto, presso il centro di Varedo, lungo la superstrada che collega Milano con la Brianza.

Ovviamente Coop non può mancare all’appello. A metà febbraio la maggiore socia del gruppo, Alleanza 3.0, ha avviato a Roma easycoop.com. Per lo sviluppo e la gestione ha preso vita, con alcuni partner di esperienza, la partecipata Digitail. Nell’ambito dell’iniziativa è previsto un investimento di circa 50 milioni nei prossimi 3-5 anni, finalizzato alla crescita in altre località, con il focus sulle aree in cui la distribuzione moderna è più sviluppata, come le zone metropolitane. Il servizio ha un’offerta commerciale unica – 13.000 referenze, di cui 3.000 nel freschissimo –, che si posiziona al livello degli ipermercati, anche per intensità promozionale.

In particolare il socio piemontese della galassia Coop, Novacoop, sta sviluppando il drive. Il primo è decollato l’1 febbraio, presso il centro commerciale ‘Le Fornaci’ di Beinasco (To). Il servizio prevede una seconda tappa a Vercelli, dove si appoggia al locale Ipercoop, di 8.000 mq, e dove si avvale di 7 addetti. Il drive Novacoop mette a disposizione ben 10.000 articoli da ordinare sul sito laspesachenonpesa.it.

Carrefour, dal canto suo, è sempre stato in prima linea, anche in Italia, per disponibilità dei servizi. Risale al 14 marzo, l’annuncio che il colosso francese intende raggiungere, entro il 2020, a livello globale, almeno 4 miliardi di fatturato on line.

Per l’Italia il progetto di potenziamento dell’e-commerce, presentato dal management a fine settembre, prevede una copertura (fra domicilio e clicca e ritira) di 13 regioni e 230 comuni. Il network si appoggia alla piattaforma Carrefour.it, utilizza la rete locale in chiave di pick up point, ma comprende anche, in vari Pdv, l’allestimento di corner dedicati alla spesa digitale.

Conad, dispone già di profonde estensioni digitali, fra le quali spiccano conadordinaeritira.it e conadacasa.it, partite nel 2016 con un investimento iniziale di 8 milioni.

In fase di test, infine, la strategia di Bennet, che, nel milanese, ha lanciato, il clicca e ritira nei punti vendita di Vaprio d'Adda (fine febbraio) e Cornaredo (27 aprile).