Origin Green - il programma ecofriendly lanciato in Irlanda da Bord Bia-Irish Food Board, l'organizzazione per la promozione e lo sviluppo del commercio nel settore alimentare, delle bevande e dell’orticoltura irlandese - sottopone le aziende aderenti a un monitoraggio su consumo energetico, impronta di carbonio e impatto ambientale e alla definizione, su base annuale, di obiettivi per la riduzione di questi ultimi.

L'approccio sostenibile, del resto, è da sempre al centro del sistema produttivo dell'industria alimentare irlandese, favorito dalle condizioni ambientali e climatiche del paese (ad esempio l'abbondanza di pioggia tutto l'anno) e da una cultura rispettosa della terra. In occasione del Green retail Forum&Expo 2016 abbiamo intervistato Andrew Mullins, Origin Green Coordinator.


Qual è lo stato dell’arte del programma dopo 4 anni?
Abbiamo un programma completi di supply chain che copre vari ambiti (le carni, i prodotti caseari ecc) e ci rivolgiamo a vari settori (tra cui il pollame, il grano, il pesce, uova ..). Il nostro coinvolgimento parte dalle aziende produttrici, le seguiamo nei loro progetti di sostenibilità, e in tutto quanto concerne gli aspetti di CSR. Collaboriamo con SGS Group in piani a lungo termine. Quest’anno siamo entrati nel settore retail e food services con cui potenziamo piani di sviluppo sostenibile.

E in Italia qual è la situazione attuale? Che tipo di sensibilità c'è da parte dei retailer e dei consumatori rispetto alla vostra offerta e alla vostra vision aziendale?
Il settore più importante è rappresentato dalla carne, con cui possiamo fare buone offerte al consumatore. Il consumatore ha sempre maggiori richieste ed è interessato ai nostri allevamenti a terra (animali nutriti con erba).

Ci sono differenze tra il mercato italiano e gli altri Paesi Europei?
Ogni mercato ha le sue caratteristiche e consumatori diversi ed è per questo che abbiamo aperto un ufficio a Milano. Cerchiamo di proporre ai retailer dei vari Paesi promozioni diversificate a seconda delle richieste dei clienti. Attualmente in Italia proponiamo a scaffale la carne irlandese di alta qualità perchè sappiamo che è molto apprezzata.

Dopo questi pochi anni dall'avvio del programma potete già tirare delle somme dei risultati ottenuti a livello di export?
L’export rappresenta il 90% della produzione e proviene da società che partecipano al programma Origin Green. Queste società hanno capito che seguendo criteri di sostenibilità risparmiano soldi e risorse, fanno quindi un buon business e allo stesso tempo rispettano l’ambiente.

Questa filosofia sta dando risultati concreti a livello di business?
Dal 2009 le esportazioni sono aumentate del 50% e sono in continua crescita. Anche le grandi multinazionali (Nestlè e Unilever) hanno riconosciuto le qualità delle nostre fattorie che operano nel rispetto degli standard di sostenibilità. Noi forniamo a livello mondiale prodotti puliti e verdi.

State facendo delle azioni di comunicazione in Italia?
Vogliamo mostrare al consumatore che i produttori irlandesi sono puliti, fare capire quindi il livello delle nostre produzioni. Dire che l’Irlanda è un paese molto sostenibile, vogliamo che il consumatore Italiano sappia che noi facciamo prodotti di buona qualità che fanno bene.

Riscontrate difficoltà nel farlo capire al retailer?
Il mercato continua a cambiare, in questo particolare momento storico sono tutti attenti che i prodotti siano senza …qualcosa. L'offerta quindi è in continua evoluzione e cambia in relazione alle richieste del consumatore. Molte fattorie producono per esportare, altre solo per il mercato domestico. Le certificazioni rendono più forti questi produttori anche nei confronti del mercato irlandese.