La cosmesi biologica seduce Mirato: l’azienda di Landiona (Novara) ha infatti acquisito ‘I Provenzali’ dalla famiglia Giannasso. Il marchio vuol dire ben 150 articoli naturali e biologici, certificati dal Consorzio controllo prodotti biologici di Bologna, per 20 milioni di fatturato annuo.


A riportare la notizia è Barbara Cottavoz su ‘La Stampa’ di sabato 2 settembre. La storia dei Provenzali comincia nel 1965, quando, in un piccolo laboratorio artigiano, Domenico Gianasso fonda, a Campomorone, vicino a Genova, un saponificio con il proprio cognome e trasforma una passione in un vero mestiere, producendo i primi saponi artigianali. La terra ligure fa il resto, invitando il neo imprenditore a utilizzare materie prime naturali, come l’ulivo e i vari profumi che regolarmente transitano in una grande città portuale.
Nel 1998, grazie all’apporto di nuovi soci, il business cambia passo, e nasce il marchio attuale, che trova il suo sbocco nell’ormai consolidata rete della grande distribuzione organizzata.


Mirato, dal canto suo, è un nome conosciutissimo nel largo consumo e titolare di un amplissimo portafoglio di marchi: Malizia, Intesa, Clinians, Splend'Or, Geomar, Breeze, Nidra, Glicemille... Copre tutto lo spettro del cura persona, dai deodoranti ai solari, dall’oral care, alla cura dei capelli. È attiva anche nel segmento casa, con detersivi lavatrice, ammorbidenti, sgrassatori, a marchio Malizia.


Fondato negli anni Sessanta dall’attuale presidente, Corrado Ravanelli, il gruppo conta oggi 450 addetti, comprese le consociate, per un fatturato che viaggia oltre i 200 milioni di euro. A sostenere finanziariamente l’operazione, come spiega sempre il quotidiano piemontese, è Banco Bpm, che, al momento, ha mantenuto riservato il valore della transazione.


Il deal rientra nella filosofia generale di Mirato. L’azienda, si legge sul sito “intende proseguire il proprio cammino di crescita raggiungendo importanti obiettivi in termini di incremento dei risultati economico-finanziari e creazione di valore, rafforzando il posizionamento sul mercato domestico con i prodotti a maggior valore e potenziando la propria presenza sui mercati internazionali. La costante innovazione di prodotto, una crescente integrazione e differenziazione dell'offerta per coprire nuovi segmenti di mercato, l'acquisizione di nuovi marchi, l'ottimizzazione dell'assetto distributivo attraverso una sempre più massiccia e capillare distribuzione sul territorio, sono le principali linee guida per il proseguimento dello sviluppo”.