Il Consorzio Casalasco del pomodoro ha completato il processo di fusione per incorporazione di Arp, società che dal 1958 opera nella coltivazione, trasformazione e distribuzione dei derivati del pomodoro nella provincia di Piacenza.

Le assemblee dei soci delle due cooperative hanno approvato all’unanimità l’operazione (che successivamente verrà formalizzata con l’espletamento delle procedure e nei tempi previsti dalla legge), decretando la creazione di una realtà unica che si posiziona come primo gruppo di produzione e trasformazione di pomodoro da industria in Italia e come terzo gruppo in Europa.

La volontà comune delle due aziende di completare il processo di unione si è basata su criteri e valori da sempre condivisi: la natura cooperativistica delle due aziende, che identifica lo stretto legame con il territorio attraverso la coltivazione e autotrasformazione del pomodoro; gli alti standard qualitativi e i sistemi innovativi di tracciabilità per una filiera corta e sostenibile; il rafforzamento strategico sui mercati internazionali potenziando il valore aggiunto della base sociale.

Saranno circa 370 le aziende agricole associate, principalmente tra le province di Piacenza, Cremona, Parma e Mantova con quasi 7.000 ettari di terreno coltivati a pomodoro, per una produzione complessiva di oltre 550.000 tonnellate. Il gruppo, che attualmente occupa circa 1.300 dipendenti tra personale fisso e stagionale, disporrà di oltre 50 linee di confezionamento installate negli stabilimenti di Rivarolo del Re, Fontanellato e Gariga di Podenzano (sede Arp), generando un volume d’affari di circa 270 milioni di euro.