Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 17 Aprile 2024 - ore 17:30
I problemi sono cominciati nel 2018, quando l’indebitamento del gruppo ha raggiunto circa 115 milioni di euro. Ora il nuovo finanziamento dovrebbe dare una spinta decisiva al re del biologico.
Una leggera flessione dei consumi domestici, ma forti crescite nella ristorazione e oltre confine. E' lo scenario emerso al Sana.
Le obbligazioni, per un totale di 10 milioni di euro, serviranno al sostegno del bio italiano. La provvista non andrà a beneficio dell'emittente.
La nuova controllata, anch'essa emiliana, è leader nel segmento del couscous biologico. Raggiunge altre partecipate e contribuisce alla formazione di un vero polo cerealicolo italiano.
Il complesso va aggiungersi a quello storico di Predazzo e permette all'azienda trentina di guardare al futuro con grandi obiettivi di espansione in Italia e all'estero.
Unicredit supporta i progetti Esg del gruppo bellunese, diretti a consolidare il benessere del territorio e ad aumentare la soddisfazione dei dipendenti.
Le due associazioni chiedono di puntare al raggiungimento del 30% di sau biologica entro il 2027, obiettivo realizzabile destinando ai sistemi biologici almeno il doppio delle risorse rispetto alla programmazione precedente.
Riccardo Felicetti: «I formati sono molto importanti e a vincere è lo spaghetto. Ma oggi il consumatore guarda soprattutto alla materia prima».
NaturaSì dice a no alla Repubblica democratica fondata sul Green Pass. Il perché lo spiega il presidente, Fabio Brescacin.
Per il 60% dei responsabili acquisti l’origine 100% italiana acquisirà ulteriore centralità nella scelta di prodotti ortofrutticoli. Questi i primi dati di Organic F&V Monitor, l’Osservatorio - promosso da AssoBio e Alleanza Cooperative Italiane e curato da Nomisma - nato nell’Anno Internazionale della frutta e della v...
A scrivere un bilancio, decisamente lusinghiero e differente, è stato in larga parte il Covid. Ecco perché.
Fra le novità ci sarà anche un marchio atto a identificare il made in Italy biologico. L’etichetta ‘Biologico Italiano' sarà volontaria e di esclusiva proprietà del Mipaaf.
L’agricoltura europea è a un bivio. I suoi standard di qualità e di sicurezza sono riconosciuti, ma serve più attenzione alla sostenibilità.
I 17 negozi nazionali dell'insegna francese, tutti collocati a Milano, chiuderanno i battenti sabato 19 dicembre. Resta l'incognita dei Pdv collocati in Belgio, Spagna e Portogallo.