Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 19 Aprile 2024 - ore 12:30
In Italia il supermercato è leader con una quota del 63,5 per cento e il discount registra un interessante incremento del 14,2 per cento.
In molte regioni la qualità sarà ottima. A salvare il comparto le ricerche dei produttori per una vite sempre più refrattaria al clima e le piogg...
Lo registra Ismea a operazioni di raccolta quasi ultimate. La colpa è della situazione climatica siccitosa.
Il prevalente acquisto di prodotti alimentari a lunga scadenza aveva portato a una perdita 2020 del 4% in volume e del 5,6% in valore.
L'azienda raggiungerà, a fine anno, il 97% di allevamenti a terra, tutti all’aperto e biologici, contro una media, del nostro continente, del 49% per cento.
Arriva il programma 'Basket bond di filiera', lanciato da Cdp e Unicredit per complessivi 200 milioni di euro. Si parte dall'enologia.
Il normal trade ha consolidato la crescita e i discount hanno raggiunto i supermercati nella redditività: due evidenze che sorprendono.
Sul versante dei consumi interni l’analisi dei dati relativi all’intero anno 2020 mostra come siano i prodotti confezionati ad avere tratto maggiore vantaggio dagli effetti della pandemia, con un consumo che ha registrato, nel 2020, una crescita quattro volte superiore al 2019.
Gli italiani hanno scelto di acquistare latte e derivati più di qualunque altra categoria: questi prodotti rappresentano infatti la prima voce di spesa alimentare del Paese, con il 13,9% di quota, davanti ai derivati dei cereali (13,4%) e alle bevande alcoliche e analcoliche (11,7%).
L'ultimo rapporto Ismea-Qualivita conferma che produzione, consumi ed export si sono mantenuti in netta crescita.
Complici la maggiore attenzione alla salute in un'epoca di emergenza sanitaria e la più lunga permanenza tra le mura di casa, le vendite di miele hanno registrato nei primi 9 mesi del 2020 una crescita del 13% in volume. Le famiglie con giovani e giovanissimi sono alla base di questo incremento.
I dati previsionali di Ismea e Unaprol indicano un peggioramento del quadro produttivo. La campagna 2020-21 dovrebbe attestarsi a 255.000 tonnellate, con una riduzione del 30% sullo scorso anno.
Sana Restart, che si svolge, fisicamente, dal 9 all'11 ottobre, dà un duplice segnale di ottimismo: tornano le fiere e il bio italiano è re.
Quantitativi in tenuta e qualità ottima dovrebbero dare una spallata a un mercato che sconta anche oggi le ricadute del Covid.