Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 22 Aprile 2024 - ore 17:30
Una superficie di 24 mila mq, 24 tenant, soprattutto non alimentari, e una food court tascabile, con 5 esercizi. Facciamo i nomi.
Un lavoro lungo due anni ha portato al raddoppio dei negozi. Particolare attenzione nell'uso della luce e nella scelta dei materiali.
Nuove leggi permettono alle autorità sovietiche il sequestro delle proprietà occidentali.
Un magnete Esselunga, di 6.000 mq, e poi moda, ristorazione, giocattoli, intrattenimento. Facciamo i nomi.
In netto miglioramento l'allevamento delle galline ovaiole. Si spera che il settore sia un esempio per altre filiere, come quella suina e cunicola.
A fare causa è l'imprenditore dei media Byron Allen, che sostiene di essere stato escluso deliberatamente dagli investimenti pubblicitari del re degli hamburger in quanto afroamericano.
Si chiama McPlant ed è la nuova linea leggera e vegetale del colosso del fast food. Il 45 per cento degli italiani è pronto per la fake meat.
Se guardiamo solo ai retailer, sia di carattere tradizionale, sia con una netta prevalenza di attività online, troviamo, Amazon, che domina anche la top ten, e Alibaba, The Home Depot, Walmart, Costco, JD, Ikea, Lowe’s e Aldi al nono posto. Tra le catene di tipo fisico compaiono anche 7-eleven, Wallgreens, Tesco, Whole...
L'innovativo polo dello shopping urbano su 4 livelli di 21.000 mq Gla in Via Valle Aurelia 30, all’incrocio con Via Baldo degli Ubaldi, è a soli 800 metri in linea d’aria dalla Città del Vaticano. Sono 60 i negozi presenti di cui 15 nella food court.
Il sesto ‘Business benchmark on farm animal welfare’, rilasciato a Londra il 22 febbraio, ha preso in esame ben 110 imprese globali della filiera alimentare. Le italiane sono sette. Ecco i nomi.