Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 29 Marzo 2024 - ore 10:00
La rete in franchising del marchio conta 800 punti vendita su tutto il territorio nazionale. A monte un gruppo molto diversificato.
Anche per le transazioni quotidiane l'imperativo è essere sempre più green, ottenendone però qualche vantaggio, come sconti e offerte.
La convenienza è una gran cosa, ma non è la formula magica. Infatti il cliente si conserva soprattutto con un'esperienza appagante.
L'enorme network va a incrementare il potenziale del 12.800 uffici postali italiani. E' un deal di enorme rilievo per le piccole transazioni.
Danilo Arosio: "in tempi relativamente brevi, il Pos diventerà un centro di interazione, altamente personalizzato".
Il contante, già destinato ad andare il soffitta, passa in decisa minoranza. Crescono le soluzioni smart anche per i pagamenti in store.
Raffaele Balestra, Direttore finanziario Italia: "Utilizzando Viacash, i clienti hanno la possibilità di depositare e prelevare denaro, senza alcun acquisto minimo. I vantaggi sono abbastanza evidenti e consistono fondamentalmente nella possibilità di avvalersi di una rete di negozi che vanta più di 400 indirizzi nel n...
Se è vero che in Italia domina ancora il contante, che copre il 52% delle transazioni in negozio, i nostri connazionali vogliono sempre di più utilizzare bancomat e carte. La sicurezza è fondamentale e sono apprezzatissime le notifiche immediate su cellulare.
In Italia le imprese che saldano i propri pagamenti con ritardi superiori ai 30 giorni sono l’11,5% (era l’11,3% nel settembre 2018), mentre sono più di un terzo quelle che rispettano i termini pattuiti, seppure in diminuzione rispetto a settembre dello scorso anno.
Quali sono le province e le regioni più puntuali verso i creditori? Se lo è chiesto Cribis, che ha stilato una graduatoria che assegna il posto d’onore a Brescia, Bergamo e Sondrio. Maglia nera, invece, per Caltanissetta, Enna e Palermo.
Nel nostro Paese solo il 35,5% delle imprese rispetta i tempi concordati e l’Italia è al 13° posto in Europa per puntualità. Nel 2018, soltanto il 35,5% delle aziende rispetta gli accordi pattuiti e l’11,5% salda i conti con ritardi superiori ai 30 giorni.
In caso di mancato accordo le stime di Atradius parlano già di un +14% dei rischi di credito nel periodo 2019-2020. Decisamente più contenuti gli impatti negativi per l’Italia che registrerebbe un incremento dello 0,5 per cento.
La situazione più critica è nel commercio al dettaglio con incidenza di imprese con ritardi gravi del 17,3 per cento. Diversamente l'ingrosso si qualifica per un'incidenza di tempi nei 30 giorni pari all'8,8%, uno dei dati meno preoccupanti.
Se lo è chiesto Atradius, leader nell’assicurazione del credito commerciale, fideiussioni e recupero crediti, che ha condotto una ricerca su insolvenze e ritardi di pagamento sui nostri principali mercati di sbocco. Ecco i risultati.