Nella scelta delle attrezzature per i punti vendita, un universo a cui appartengono categorie merceologiche differenti, i retailer pongono particolare attenzione al fattore prezzo e richiedono ai produttori un elevato livello di innovazione e plus consistenti. Stiamo parlando di un’innovazione che corre su due binari. Da un lato infatti le nuove attrezzature puntano a migliorare la shopping experience del consumatore e a diventare degli efficaci strumenti di marketing, dall’altro sono sempre più spesso realizzate all’insegna dell’ecosostenibilità e del rispetto dell’ambiente.






Il freddo si fa green e di design

La gdo richiede strumenti di refrigerazione affidabili, personalizzati, poco costosi e in grado di assicurare al prodotto la massima visibilità.
Nel comparto refrigerazione commerciale i retailer avanzano richieste di risparmio energetico, affidabilità elevata, design, visibilità dei prodotti e personalizzazione e le aziende rispondono spingendo l’acceleratore sull’innovazione. Si tratta di un’innovazione continua, frutto delle più moderne ricerche in campo tecnologico e realizzata nel rispetto dell’ambiente ma che, alla luce dell’attuale congiuntura economica poco favorevole, deve fare i conti con il fattore prezzo in fase sia di acquisto che di gestione dell’attrezzatura refrigerante.
La crescita di importanza per la gdo della variabile prezzo d’acquisto rispetto a quella più legata alle prestazioni dell’impianto stesso è innegabile. Ciò costituisce per certi versi un paradosso. In un momento in cui molte imprese della gdo hanno limitato i propri investimenti in sviluppo della rete di punti vendita “e sono alla spasmodica ricerca di modalità di abbattimento dei costi operativi – fa sapere Stefano Gentilini, direttore commerciale di Carrier Refrigeration Distribution -, la scelta del fornitore di banchi frigoriferi, celle e impianto di generazione del freddo è indirizzata a quello che può offrire il costo più basso dimenticando che il prezzo iniziale è solo una parte del tutto minoritaria dei costi che si sosterranno per farlo funzionare e mantenerlo efficiente nell’arco della sua vita utile”. Il rischio attuale degli operatori della gdo è quindi quello di abbassare il prezzo iniziale d’acquisto innalzando però i costi operativi nel corso del tempo.
Ma la questione prezzo interessa direttamente anche i produttori. Di fronte alle crescenti richieste dei retailer di personalizzazione delle attrezzature frigo, le aziende devono mantenere una produzione standard per non far esplodere i costi e conservare competitività sul mercato. Le imprese sono chiamate a non sacrificare la qualità e a investire in attività di ricerca e sviluppo e di innovazione, chiaramente a costi sostenibili. A livello di innovazione la linea guida dei produttori è rappresentata dalla creazione di nuove attrezzature che abbattano i costi operativi di gestione degli impianti stessi lungo la loro vita utile. “E’ quindi indubitabile che i maggiori sforzi compiuti dai produttori di banchi e impianti frigoriferi – commenta Gentilini di Carrier Refrigeration Distribution - siano da tempo indirizzati alla realizzazione di impianti meno energivori”.

Il retailer mette al centro ambiente e sicurezza

Il separatore di prodotto L'Aquila, del Gruppo Sistemi 2000, è legato a un'operazione di solidarietà. Il 10% dei ricavi della vendita del prodotto verrà infatti devoluto al Rugby Club de L'Aquila.
Già da diversi anni la gdo ha capito quanto sia importante la scelta delle attrezzature per arredare il punto vendita. “I consumatori – afferma Simone Alpa di Plastimark - apprezzano sempre più store ben arredati, caldi, coinvolgenti dove tutti i concetti di intrattenimento, se ben assortiti e non invasivi, contribuiscono al successo del sell-out”. Nella scelta delle attrezzature per i propri punti vendita il retailer valuta con oculatezza l’equilibrio di costo, qualità e innovazione tecnologica ma individua nel rispetto dell’ambiente e nella rapidità di realizzazione e consegna due valori aggiunti di sempre maggiore rilievo.
In merito al concetto di ecosostenibilità le aziende si trovano a dover operare su due fronti. Da un lato, infatti, devono individuare attrezzature valide ma nel contempo rispettose dell’ambiente e mutare i processi produttivi, sostenendo chiaramente delle spese non indifferenti. Dall’altro i player si stanno adoperando per far conoscere sempre più i vantaggi che la scelta delle attrezzature ecosostenibili può portare alla gdo. “Le prospettive di sviluppo di questo settore – afferma Sergio Lupi, presidente di Gruppo Sistemi 2000 - sono a dir poco incoraggianti. C’è davvero tanto da fare per convertire secondo criteri ecosostenibili la grande distribuzione. Siamo stati tra i primi sul mercato a proporre soluzioni di questo tipo e, contrariamente alle logiche di business comuni, auspichiamo di non essere più i soli”. Tra le soluzioni lanciate di recente sul mercato da parte del gruppo ricordiamo il carrello spesa realizzato in nylon riciclato e il separatore di prodotto l’Aquila, legato a un’operazione di solidarietà: il 10% dei ricavi della vendita del prodotto verrà devoluto al Rugby Club de L’Aquila, gravemente colpito dal terremoto.

Largo a self-service e moneta elettronica

La nuova versione della soluzione di self-checkout Ncr SelfServ Checkout Mini, che grantisce numerosi vantaggi ai retailer.
Ipermercati e supermercati non sono più dei semplici luoghi di vendita di referenze food e non food ma sono diventati dei luoghi d’acquisto capaci di fornire servizi di diversa tipologia e di assicurare una shopping experience moderna e modellata sulle esigenze degli shopper.
A farsi largo anche negli ultimi dodici mesi è stato il concetto di self-service, o meglio di casse self-service in grado di far risparmiare tempo, assicurare la privacy, controllare personalmente le proprie transazioni e anche divertire il consumatore. “Queste soluzioni sono un vantaggio anche per il retailer – sostiene Lorenza Sbarbaro, sales director retail hospitality self-service di Ncr - che le implementa per differenziarsi dai competitor, guadagnare in efficienza operativa e aumentare il fatturato, grazie all’alto livello di accettazione che queste soluzioni riscontrano presso la clientela. Inoltre la diffusione della mobility e della ricerca di multicanalità da parte del consumatore sta dando una spinta verso forme di pagamento adeguate ai tempi”.
“I retailer – fa sapere Marco Sasso, store solutions and sales manager di Wincor Nixdorf - sono ormai consapevoli che le soluzioni self-service, in particolare di self scanning, rappresentano il presente e il futuro dei pagamenti presso i punti vendita della gdo”. Bisogna però comprendere come non esistano soluzioni idonee a tutte le realtà, in modo standardizzato, “ma che siano necessari interventi altamente personalizzati – continua Sasso -, che tengano in considerazione numerose variabili, tra cui grandezza del punto vendita, valore medio dello scontrino, sviluppo di carte fedeltà, ecc.”.
Conferma l’orientamento alla multicanalità da parte dei retailer Maurizio Costa, sales and marketing manager di Skeye Italy. “La gdo cerca soluzioni innovative, di qualità, a costi accettabili e che permettano di ottenere la misurabilità degli investimenti iniziali e un ritorno di essi, chiaramente in tempi brevi. Si tratta di innovazioni che devono portare a migliorare a tutti gli effetti la relazione con il consumatore, che permettano di interagire con chi acquista in un’ottica di multicanalità”. La tecnologia deve essere veramente un qualcosa di più. Ad esempio il self-scanning sta evolvendo in una direzione dove viene gestito sempre più come strumento di marketing, capace di interazione con il consumatore. “Sempre più spesso emergono esigenze che portano a una convergenza tra le necessità del marketing e l’ottimizzazione dei processi – prosegue Costa - e molti servizi devono essere elargiti direttamente nel punto vendita”.

Occhi puntati su igiene e visual merchandising

Avantgarde è la nuov affettatrice di Berkel Spa, disponibile nelle tre versioni gravità, macelleria e salumeria.
L’attuale congiuntura economica ha messo in difficoltà i retailer che hanno rimandato le nuove aperture e le ristrutturazioni in programma per mantenere quote di mercato e contenere le perdite. L’andamento generale non permette quindi anche a coloro che operano nei settori affettatrici, bilance e food equipment di fare delle previsioni a lungo termine. I player però sono in grado di tracciare un quadro delle tendenze che stanno caratterizzando i segmenti in analisi e anche di fare delle previsioni a breve termine.
Il segmento delle affettatrici è coinvolto dal fenomeno della polarizzazione. L’offerta non è più ampiamente diversificata ma concentrata sulla fascia premium e su prodotti low-cost. “La clientela della gdo – dichiara Mauro Amadei presidente di Berkel Spa – si distingue in due tipologie: una molto orientata al prezzo, che privilegia i prodotti a basso costo e che non si mostra interessata a tutti i vantaggi offerti dall’innovazione, e una con una visione più oculata del prodotto, che bada alla qualità e nella scelta dell’affettatrice tiene in considerazione i costi di gestione”.
Proprio nell’ottica della polarizzazione Berkel ha creato la nuova divisione, e il relativo brand Keen2, che risponde alle esigenze di chi cerca il prezzo basso. “La produzione delle affettatrici Keen2, interamente progettata da Berkel in Italia, avverrà in India, dove abbiamo realizzato la fabbrica Berkel Industries. La gamma, che comprende affettatrici per bar, uso domestico, negozi e punti vendita della gdo, sarà disponibile a partire dalla prossima estate”.
Negli ultimi anni inoltre è aumentata la propensione da parte dei player di creare delle affettatrici che assicurino pochi scarti di prodotto durante la fase di taglio, un aspetto che interessa molto ai retailer nell’ottica di un contenimento dei costi. Ma anche il design, inteso come semplice stile, ha il suo peso nella scelta di un’affettatrice da inserire al banco vendita: un’attrezzatura stilisticamente bella chiaramente garantisce un valore aggiunto al punto vendita e contribuire a migliorare l’esperienza d’acquisto. “La gdo – fa sapere Amadei di Berkel – non sfrutta l’implementazione di nuove attrezzature come strumento di fidelizzazione della clientela. Sarebbe infatti proficuo sottolineare anche a chi acquista i vantaggi, in termini di qualità del prodotto, taglio e igiene che un’affettatrice di ultima generazione è in grado di assicurare”.