Quella del 2014 è stata per Euroshop l’edizione più grande di sempre. Lo dicono i numeri della fiera del retail più importante al mondo, che si è svolta nella tradizionale sede della Messe Düsseldorf dal 16 al 20 febbraio scorso. Oltre 115mila metri quadrati di superficie espositiva e circa 2200 espositori provenienti da 57 Paesi di tutto il mondo testimoniano l’importanza di una manifestazione che svelerà le principali tendenza del mondo della distribuzione presente e futura.
La fiera è stata strutturata nelle aree EuroConcept, EuroSales, EuroCIS ed EuroExpo. All’interno di queste, alcune sezioni innovative, segnalate dalla direttrice della manifestazione, Elke Moebius: il Designer Village e la Lighting Designer’s Zone nella hall 11, la Lounge Italian Lighting, il Retail Laboratory nella hall 4 e, infine, il Popai-Village nella hall 3.
Una segmentazione ideata per rispondere alle esigenze di un mercato in rapido cambiamento, stretto tra la morsa della crisi economica e del consequenziale calo dei consumi, specie nella “vecchia” Europa, e la necessità di un continuo rinnovamento dei concept. Una sfida che mette a dura prova la creatività dei vari operatori del settore, impegnati a fare i conti con i ristretti budget dei clienti della grande distribuzione, che richiedono standard qualitativi molto elevati, specie in termini di eco sostenibilità e risparmio energetico, a costi contenuti. La stessa globalizzazione costringe poi le aziende locali a fare i conti con competitor stranieri, alzando ulteriormente l’asticella dei requisiti necessari per emergere in un contesto ultracompetitivo.
Ad alcuni dei principali player italiani, che hanno preso parte parte alla fiera, abbiamo chiesto di indicarci quale sarà il futuro del retail.



(Modificato il 21 febbraio 2014)

Il punto vendita come luogo di svago e intrattenimento

Se esiste un antidoto alla recessione economica, questo va necessariamente trovato nella capacità delle aziende di innovare, cercando di rispondere ai nuovi bisogni dei clienti. “Oggi, la sfida principale che i retailer devono affrontare è comprendere come confrontarsi con uno shopper sempre più informato e che ha maturato una notevole capacità critica, offrendogli spazi organizzati per offrire esperienze stimolanti e suggerire nuovi stili di vita”, spiega Antonio Provenzano, direttore generale di Pasolini Luigi.
Non a caso, nel 2013 l’azienda ha iniziato a raccogliere i frutti di un cambiamento di strategia che prevede un nuovo approccio. “Nel corso dell’anno appena terminato, la scelta è stata di dedicare molte risorse alla sperimentazione – prosegue Provenzano –, nostra e dei nostri partner, con l'obiettivo di concretizzare una nuova idea di business e di mettere a punto nuovi e interessanti concept”.
Al centro di tutto ci sarà il consumatore e i retailer dovranno imparare a guardare il punto vendita proprio attraverso i suoi occhi, al fine di maturare una nuova consapevolezza. “Il negozio di successo sarà costruito intorno all’uomo – spiega ancora Provenzano –: le tendenze che si svilupperanno sono quelle di uno spazio di vendita concepito come luogo di svago e intrattenimento dove trovare qualità, relax, rapporti interpersonali e eventi culturali, combinando informazioni e servizi, sempre e comunque attraverso una esperienza emozionale. Il vero atto di fruizione non riguarda più solo la merce, ma è il tempo che il consumatore trascorre all’interno del punto vendita, trasformando il momento d’acquisto in un’esperienza non solo di tipo razionale, ma anche e in modo crescente di tipo emozionale e multisensoriale”.
EuroShop 2014 rappresenterà quindi per Pasolini una piattaforma internazionale in cui sarà ribadita questa nuova filosofia, sia da un punto di vista di mission sia di management, ma anche di capacità di visione strategica di ampio respiro. “Il nostro focus non sarà presentare un catalogo di prodotti – conclude Provenzano – ma, per coerenza, lo stand sarà uno spazio di relazione che ruota intorno alle nuove idee e progetti legati alla progettazione del punto vendita”.

Un settore polarizzato, tra low cost e top di gamma

In Italia il 2013 è stato un altro anno difficile per le imprese. Molte hanno ridotto o posticipato gli investimenti, mentre altre sono state addirittura costrette a chiudere. La congiuntura economica e il diffuso clima di diffidenza e precauzione sta causando ulteriori cali dei consumi facendo rallentare l'economia e allontanando ancora la ripresa. “È stato un anno molto impegnativo – conferma Chiara Ottini, responsabile marketing di Custom –, perché nonostante lo scenario di mercato abbiamo aumentato gli investimenti in Italia e all'estero sia nello sviluppo di nuovi prodotti che in nuove risorse. Ci stiamo preparando per espanderci in nuovi mercati esteri, ma anche per un’auspicata ripresa nel mercato domestico”.
Per l’azienda parmense, l’Italia rappresenta circa il 40% del fatturato, ma livello europeo i paesi che mostrano le performance più incoraggianti sono Germania, Francia, Svezia, Romania, Repubbica Ceca e Slovacchia. Il mercato, inoltre, mostra una chiara polarizzazione tra prodotti entry level e top di gamma. “Esiste una spaccatura netta tra una crescente richiesta di prodotti a basso costo per un mercato dove ci si confronta con difficoltà, con competitori principalmente asiatici – afferma Ottini –, e una fascia alta del mercato dove invece un produttore italiano come noi può spendere valori di differenziazione quali innovazione, qualità e design. In particolare, nel fashion e nel luxury riscontriamo aspettative e interesse per le nuove soluzioni che stiamo introducendo, specifiche per il retail di fascia alta”.
A fronte di questo scenario, Custom si presenterà al pubblico della fiera tedesca con una serie di innovazioni che andranno proprio nella direzione di elevare gli standard qualitativi. “Punteremo senz’altro i riflettori su un nuovo e rivoluzionario sistema di cassa chiamato Tablet Pos, realizzato per le piccole e medie imprese del retail – spiega Ottini –. Presenteremo, inoltre, soluzioni che garantiscono la mobilità nella gestione della vendita all'interno del negozio. Esporremo la gamma di registratori di cassa touch screen certificati per la nuova legge fiscale che entrerà in vigore in Germania nel 2015. E infine, ma con le maggiori aspettative in termini di quote di mercato internazionali, lanceremo la nuova stampante per scontrini K3”.

Internazionalizzare o morire

Il disastroso andamento del mercato italiano, unito alla debolezza di buona parte di quello europeo, suggeriscono alle aziende che l’unico mezzo per espandere il proprio business sia quella di consolidare l’export. È il caso per esempio di Plastimark, che opera per l’80% sui mercati internazionali. “Questo posizionamento ci è di grande aiuto in un momento storico molto difficile – ammette Oscar Giordano, amministratore delegato dell’azienda –. Il 2013 per noi come per tutti non è stato un grande anno, a giochi fatti possiamo dire che, visti i tempi e visti i risultati poco incoraggianti ottenuti da molti dei nostri concorrenti, non ci possiamo lamentare. Probabilmente se ci fossimo rivolti esclusivamente al mercato Italiano avremmo fatto la fine di tanti nostri competitor”.
Anche il 2014 si preannuncia come un anno ancora molto difficile, specialmente per il settore interno e la ripresa che tutti si aspettano potrebbe tardare ancora ad arrivare. L’atteggiamento che assumere Plastimark in questo scenario molto complesso è quello di proporsi al mercato con nuove soluzioni, cercando di capire le esigenze dei propri clienti e di soddisfare nel miglior modo possibile le loro attese. “In concreto, nel corso del 2013 abbiamo integrato, a completamento della nostra gamma, alcune serie di accessori dedicate ai nostri prodotti – illustra Giordano –. Per il 2014, invece, presenteremo in anteprima mondiale al prossimo Euroshop una nuova linea di carrelli per la spesa con caratteristiche molto interessanti. Crediamo molto in questa nuova linea di prodotti e ci aspettiamo che contribuisca concretamente a consolidare la nostra presenza sul mercato. Per Plastimark è un importante investimento che mi auguro porti presto i suoi frutti”.

I volumi si fanno sulle piccole/medie superfici

Fino a pochi anni fa, la tendenza nel mondo retail era quella di sviluppare grandi superfici, specie nelle zone periferiche delle città. I grandi centri commerciali trainavano la crescita, mentre oggi lo scenario si presenta completamente mutato. Nel mercato italiano ed europeo in generale, i volumi si fanno sulle superfici medio/piccole ed è infatti questo il format che più si è sviluppato negli ultimi anni “Probabilmente questo è un trend che proseguirà anche nel prossimo futuro a causa dei mercati ancora stagnanti – dichiara Andrea Ventura, managing director di Cefla Arredamenti –. Nel 2013 la nostra azienda si è mantenuta stabile, pressoché sugli stessi livelli del 2012. Le maggiori opportunità per il 2014 provengono dall’export, sia a livello europeo, ma anche fuori dall’Europa”.
Non mancano però le difficoltà a dover competere con un mercato che vede moltiplicarsi i diversi player nonostante la recessione. “Dobbiamo far fronte a una forte pressione concorrenziale, perché i competitor stanno aumentando – aggiunge Ventura –. Da un lato si è contratta la domanda, ma l’offerta rischia comunque di aumentare. In questo contesto è necessario investire in qualità e innovazione”.
Per il prossimo futuro, i budget a disposizione lasciano comunque intravedere un cauto ottimismo, anche perché l’azienda ha effettuato importanti investimenti in termini di ricerca e sviluppo, sia per quanto riguarda i banchi cassa che le scaffalature. “Nel primo caso oggi si assiste a una progressiva segmentazione della linea di pagamento, puntando sempre più su soluzioni di self payment e self scanning – illustra Ventura –. Per quanto riguarda la scaffalatura, invece, il trend è quello di comprimere il display sia in verticale che in orizzontale, per venire incontro alle esigenze delle superfici piccole e grandi. A questo proposito, a Euroshop presenteremo un’importante novità di prodotto”. Anche sul fronte dei banchi cassa alla fiera tedesca sarà mostrata in anteprima una interessante innovazione. “Puntiamo alla customizzazione di massa – prosegue Ventura –. Presenteremo una piattaforma configurabile, partendo dal concetto di modularità, che dovrebbe garantire anche una certa competitività a livello economico”.

Arretra la grande distribuzione, bene gli specializzati

Se da un lato i punti vendita della grande distribuzione tradizionale hanno subito qualche contraccolpo causato dalla crisi, specie per quanto concerne le grandi superficie, i negozi specializzati al contrario fanno registrare buone performance. “È il caso per esempio delle catene che commercializzano prodotti biologici –spiega Massimo Mussi, responsabile commerciale ed eventi di Intrac –. Anche il pet food sta segnando un andamento positivo a doppia cifra, mentre sta prendendo piede il comparto del decoro casa, nonostante l’arretramento del segmento bricolage. Buone prestazioni provengono anche dall’enogastronomia e dai discount “di pregio”, a cui si sta cercando di dare un po’ di anima e di decoro”.
Per quanto riguarda l’export, invece, l’Europa fa segnare una certa sofferenza, mentre un segnale positivo arriva dall’Est e dal Medio Oriente. “La Francia, pur essendo un mercato di riferimento, si è fermata con maggiore impatto – aggiunge Mussi –. Il Regno Unito non fa segnare grandi performance, mentre la Germania è in rialzo. Dall’Est Europa, in particolare Russia, dai Paesi Arabi e da Israele arrivano segnali molto positivi e non a caso abbiamo chiuso importanti commessi in queste zone. Il punto dominante comunque rimane il prezzo, anche se alcune catene non ne fanno un vincolo. La nostra azienda comunque ha sempre cercato di lavorare sulla qualità e sulla quantità, perché paga nel lungo periodo”.
Alla prossima edizione di Euroshop, Intrac presenterà importanti novità per quanto riguarda la linea di arredamento “Multiform”, pensata per negozi di pregio. “L’80% delle proposte che porteremo in fiera riguarderanno questa linea sulla quale puntiamo particolarmente – conclude Mussi –. Ci saranno novità in particolar modo sui comparti biogastronomia ed enoteca, con un flash sui discount per dare una veste più “morbida” ai punti vendita. Novità ci saranno anche per quanto riguarda i banchi cassa, sui quali stiamo lavorando in termini di automazione dei pagamenti”.

Refrigerazione: sistemi integrati e attenzione alla F-Gas Regulation

Offrire al cliente un sistema chiavi in mano, integrato a 360 gradi. È questa la strategia di Epta, azienda specializzata nella refrigerazione, che fa dell’integrazione il suo punto di forza. “Il nostro motta è “The Epta way up” – afferma William Pagani, international sales director dell’azienda –, vale a dire cercare di offrire soluzioni che permettano di vendere di più e meglio. I nostri impianti, per esempio, permettono oltre alla refrigerazione, anche l’integrazione con i sistemi di condizionamento e riscaldamento. Inoltre, puntiamo molto sull’innovazione e attualmente utilizziamo soprattutto refrigeranti naturali perché la normativa europea sta diventando sempre più stringente. La “F-Gas Regulation”, infatti, stabilisce quali tipi di refrigeranti possono essere utilizzati, fino a quali anni e l’eventuale tassazione aggiuntiva”.
A livello di design, il trend più netto che si sta diffondendo, soprattutto all’estero, è quello della chiusura dei banchi frigo. “È una tendenza che ancora in Italia non è molto sviluppata – ammette Pagani –, però si sta diffondendo l’utilizzo di porte a vetro anche sui banchi orizzontali per i surgelati, sempre considerando la necessità di dare un facile accesso al prodotto al consumatore finale. Inoltre, per quanto riguarda le forme ci si sta spingendo verso linee più dritte, con l’utilizzo di materiali alternativi. La volontà rimane comunque quella di essere diversi dalla concorrenza, più accattivanti e in questo senso esiste una continua sperimentazione per essere alternativi”.
A Euroshop l’azienda sarà presente con una novità assoluta, ancora “top secret”, che cercherà di invogliare gli investimenti dei clienti. “La fiera tedesca è un appuntamento molto importante per noi – dichiara ancora Pagani –. Puntiamo molto sulla ricerca e sviluppo e non a caso investiamo circa l’1,5% del nostro fatturato in questo senso. Una scelta che ci premia, visto che lo scorso anno siamo cresciuti a una cifra, aumentando la nostra quota di mercato. A livello mondiale abbiamo registrato ottime performance dall’area asiatica, in particolare Malesia, Cina e Australia, ma anche l’America Latina ci ha dato buone soddisfazioni. In Europa, infine, bene Francia e Regno Unito”.

Efficienza energetica e biodegradabilit dei prodotti

Dopo un 2013 piuttosto difficile sul fronte interno, il 2014 sarà l’anno in cui si punterà maggiormente sull’export. Almeno questa è la strategia di Revolution, azienda specializzata nelle soluzioni d’arredo, attrezzature e accessori per i punti vendita. “Quest’anno cominceremo a mettere piede fuori dall’Italia e per la prima volta parteciperemo a Euroshop – conferma Sergio Lupi, presidente e fondatore dell’azienda –. Puntiamo molto sul mercato tedesco, ma anche su quello inglese e spagnolo e guardiamo inoltre a est, in paesi come Turchia , Croazia e Russia. Fuori dal continente europeo ci stiamo muovendo per tentare di sbarcare anche negli Stati Uniti, in Canada e in Messico”.
Per aggredire nuove realtà serve anche una buona dose di innovazione e anche su questo fronte Revolution ha in programma molte novità. “A partire da Energy Efficiency Revolotuion – illustra Lupi –, una Esco (Energy service company, ndr.) fondata due anni fa, che a febbraio partirà ufficialmente con alcuni progetti, in particolare un modello che servirà a rendere più efficiente a livello energetico il punto vendita. Oggi, infatti, il mercato è molto attento a spendere bene i pochi soldi disponibili, a differenza di qualche anno fa dove il bello e costoso doveva sempre prevalere. La gdo fa molta attenzione al risparmio e ricerca un prodotto fatto con cura e al giusto prezzo”.
Alla luce di questa strategia, a Düsseldorf saranno presentate diverse soluzioni interessanti, che andranno a integrare prodotti già piuttosto consolidati, come il cestino per la spesa ergonomico, con il quale si cercherà di aggredire i mercati esteri. “A Euroshop porteremo un upgrade del carrellino per due cestini “2Take” – racconta Lupi –, oltre a un erogatore chiamato “Free” per i prodotti sfusi come cereali, caffè e pasta, che ha riscosso un certo successo tra la nostra clientela. Inoltre, porteremo un distributore di sacchetti per frutta e verdura pensato per i portatori di handicap, che elimina le barriere architettoniche, già utilizzato in alcune catene italiane. Ci sarà infine una prima assoluta: un materiale ideato per i vassoi da macelleria che contiene un additivo capace di biodegradare il prodotto a tempo. Entro due anni, infatti, la plastica si biodegrada”.