Nonostante l’instabilità dell’economia e la generale riduzione dei consumi - Unioncamere segnala una contrazione delle vendite nella gdo dello 0,3% nei mesi di luglio e agosto rispetto allo stesso periodo del 2007 – si conferma il trend positivo dei prodotti biologici e salutistici. Non più referenze esclusivamente di nicchia, inserite sugli scaffali dei supermercati senza specifiche azioni di category management, ma protagoniste dell’evoluzione delle tendenze di consumo. Gli allarmi alimentari degli ultimi anni e anche delle ultime settimane - basti pensare al latte cinese alla melamina - e la continua ricerca di benessere da parte dei consumatori permettono alle aziende specializzate nel biologico e nell’healthy food di affacciarsi o di rafforzarsi sul mercato italiano. Ma anche le industrie che producono alimenti convenzionali rispondono alle nuove tendenze dei consumatori, innovando la propria offerta e inserendo negli assortimenti delle linee specifiche. I prodotti bio e salutistici hanno quindi spiccato il volo e sono pronti a modernizzare gli stili di consumo.

Healthy soprattutto

Enervit ha introdotto il concetto dell'alimentazione a zona, basata sull'appropriata associazione di carboidrati, proteine e grassi.
Ha invece inserito nel comparto la filosofia dell’alimentazione a zona Enervit, con la nuova linea EnerZona. L’appropriata associazione di carboidrati, proteine e grassi – nelle porzioni 40-30-30 – unite a un uso regolare degli Omega 3 costituiscono i principi base della strategia alimentare zona, inventata da Barry Sears, e che aiuta l’organismo a funzionare correttamente. Dell’innovativa linea fanno parte Fusilli e Pennette rigate con basso indice glicemico e ricche di fibre e i MiniRock, gli snack di soia e cioccolato.
L’ultima frontiera dei prodotti salutistici e funzionali oggi sembra però essere sempre più legata alle intolleranze alimentari, come la celiachia. Ha costruito il proprio business sul senza glutine la divisione Pandea del gruppo Malgara Chiari & Forti, che ha registrato crescite elevate grazie soprattutto all’aumento della distribuzione all’interno delle maggiori catene italiane. “Oggi anche i celiaci – fanno sapere dall’azienda – possono trovare nei supermercati prodotti di alta qualità a costi contenuti e coprire agevolmente il fabbisogno, visto che il rimborso concesso dallo Stato spesso non basta”. Anche nei prodotti senza glutine si registra il continuo ricorso delle aziende alla leva principale per lo sviluppo: l’innovazione. Pandea ha da poco lanciato le referenze surgelate Liberi di Mangiare – lasagne alla bolognese, cannelloni al ragù, cannelloni ricotta e spinaci, gnocchi di patate e olive e mozzarelline panate – oltre Celì Mirty e Celì Cream, biscotti di pastafrolla ripieni di mirtilli e crema al cacao. Ma la celiachia sembra interessare anche Eurochef Italia, che la ritiene una nicchia di mercato interessante, anche se necessita di strutture di lavorazione e preparazione dei prodotti particolari.

Il biologico non una moda

Aumenta la presenza di prodotti biologici sugli scaffali dei punti vendita della gdo e nei carrelli della spesa.
E’ attento all’ambiente, alla bontà e alla genuinità del prodotto e ai valori etici sottesi alla produzione stessa. Questa è la “carta d’identità” dell’acquirente di prodotti biologici, che “fa una scelta di valore – afferma Nicoletta Maffini, responsabile marketing e comunicazione di Alce Nero & Mielizia - al di là delle possibilità di reddito su cui normalmente può contare”.
Ed è proprio il fattore prezzo una delle questioni che maggiormente caratterizza questo mercato, ritenuto dalla totalità dei produttori dalle grandi potenzialità di crescita. “Lo dimostrano i risultati dello scorso anno – fanno sapere da Rigoni di Asiago – nel 2007 gli acquisti di prodotti bio confezionati sono aumentati del 10,2% a valore”. Gli alimenti biologici infatti sono mediamente più costosi dei convenzionali, ma le loro caratteristiche giustificano il prezzo finale. Questo chiaramente non vuol dire che la variabile prezzo non sia importante e che non vada considerata nelle politiche commerciali. Politiche commerciali che vedono nelle promozioni uno strumento indispensabile. “Aumentano infatti – conferma Paola Santi, direttore marketing di Ecor – le rotazioni dei prodotti bio in promozione. Sugli articoli base i consumatori tendono ad aspettare la promozione che è sempre studiata per fornire un paniere biologico a un prezzo conveniente”.