Il settore della Contract Logistics conferma il suo buono stato di salute anche nel 2017, con un fatturato previsto di 80 miliardi di euro e una crescita rispetto all’anno precedente dell’1,8% in termini reali, che consolida il trend positivo degli ultimi quattro anni (+1,4% nel 2016, +0,7% nel 2015 e +1,4% nel 2014), trainato dall’aumento del traffico merci, dal continuo incremento delle vendite all’estero e da una decisa ripresa del PIL. Si riduce ancora il numero di imprese attive nella logistica conto terzi: nel 2015 si contano 95mila operatori, tra autotrasportatori, corrieri, gestori di magazzino, operatori logistici, spedizionieri, gestori di interporti/terminal intermodali e operatori del trasporto ferroviario/combinato strada-rotaia, con un calo del 2,2% rispetto ai dodici mesi precedenti, particolarmente evidente tra gestori di magazzino (-17,1%) e autotrasportatori in società non di capitali (-6,4%). Mentre diminuisce il numero di aziende, aumenta la quota di fatturato del primo 10% di operatori logistici e spedizionieri, segnale dell'aumento di concentrazione nel settore. L’incidenza della logistica conto terzi continua a crescere, raggiungendo nel 2015 una quota del 40,1% sul totale delle attività logistiche, per un valore di mercato (il fatturato diretto ai soli clienti) di 44,6 miliardi di euro (+6,3% rispetto al 2009) su un valore complessivo del comparto logistico pari a 110,8 miliardi.
Sono alcuni risultati della ricerca dell'Osservatorio Contract Logistics della School of Management del Politecnico di Milano presentata il 7 novembre scorso al convegno "Omnicanalità, Green e Partnership: la logistica cambia volto". “Dalla ricerca emerge il quadro di un settore in salute, che presenta fatturato e mercato in crescita, e che affronta in modo pragmatico importanti cambiamenti, legati da un lato all'introduzione delle nuove tecnologie sia a livello hardware che software, dall'altro all’evoluzione del comportamento dei consumatori e degli attori della filiera – afferma Marco Melacini, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics-. Le imprese della logistica appaiono oggi molto ricettive verso la sostenibilità e la necessità di digitalizzare i processi per costruire circuiti logistici personalizzati in grado di venire incontro alle esigenze di consumatori”.

UNA CRESCITA GUIDATA DALL’E-COMMERCE


Secondo molti rapporti, la ripresa del settore logistico e delle spedizioni sta continuando nel 2017. La crescita è guidata dall’ecommerce, che si sta estendendo anche al segmento B2B, e dalle esportazioni.
«I consumatori – spiega Philip Healey, marketing manager Ups Italia - stanno esplorando contemporaneamente canali di vendita online e tradizionali e useranno il servizio che soddisfa al meglio le loro esigenze. Usano anche i social network per confrontare e valutare le offerte. I retailer devono tenerne conto nel momento in cui progettano la propria rete logistica. Per loro è importante collaborare con fornitori di servizi logistici che offrono soluzioni scalabili e personalizzabili per soddisfare le mutevoli esigenze e aspettative dei consumatori. Con l'aumento degli acquisti online, è necessario che i rivenditori offrano ai propri clienti una gamma di opzioni. Questo può includere la velocità di consegna, ma anche la flessibilità di decidere dove vogliono ricevere i loro ordini». Per soddisfare questa esigenza, l'azienda ha sviluppato la piattaforma Ups My Choice che consente ai consumatori di gestire il luogo e l'ora di consegna delle loro spedizioni.

LE SINERGIE AMMORTIZZANO I COSTI

La logistica rappresenta l’anello di congiunzione tra produttore e distributore per cui ha chiaramente subito i contraccolpi della congiuntura economica negativa. Per arginare questa situazione DHL Supply Chain Italy nel settore Consumer ha proseguito nel consolidamento del modello “Campus Logistico multi-users”, dove i produttori possono beneficiare di forti sinergie in grado di minimizzare l’impatto dei costi logistici, consentendo allo stesso tempo di avvantaggiarsi di un alto livello di servizio sui differenti canali distributivi serviti (GDO/DO, Horeca, Specializzato, Farmacie, Grossisti, Normal Trade).
«Dhl Supply Chain Consumer Sector – puntualizza Gianluca Miramonti, Business Development Senior Manager - offre inoltre la possibilità di usufruire di un modello di reti di trasporto che consente al Produttore di definire in maniera dinamica il network distributivo più adatto per consegnare i propri prodotti, privilegiando di volta in volta la velocità di consegna o l’incidenza del costo».

OFFRIRE UN SERVIZIO COMPETITIVO ANCHE PER PICCOLE PARTITE DI MERCE

Uno degli aspetti che è sicuramente mutato rispetto al passato riguarda la riduzione dei carichi completi di merce. L’idea di Palletways a questo proposito è stata quella di offrire un servizio di spedizioni veloci che fosse competitivo per piccole partite di merce pallettizzata verso destinazioni multiple o con flussi di tipo irregolare. «Questa caratteristica – racconta Albino Quaglia, Presidente Palletways Italia - ci ha permesso non solo di sopravvivere alla crisi, ma di cavalcarla, avendo il nostro modello già in sé le caratteristiche necessarie ad affrontare i profondi cambiamenti che stiamo vivendo dalla fine degli anni novanta ad oggi. Il nostro modello di business ci sta permettendo per esempio di entrare con successo nel mercato dell’ecommerce, man mano che si sta estendendo al B2B o a tipologie di merci tipicamente trasportate sui pallet. Avendo fin dall’inizio adottato tecnologie e soluzioni tipiche dell’express courier (velocità delle spedizioni e strumenti di tracciabilità) siamo già posizionati per rispondere alle esigenze del settore».

AVERE UN APPROCCIO ORIENTATO ALLA QUALITÁ

In un contesto caratterizzato da una competizione sempre maggiore, sebbene comunque in ripresa due solo le parole d’ordine per fidelizzare i propri clienti: qualità e competenza.
«La nostra strategia – dichiara Ube Gaspari, Xpo logistics managing director supply chain Italia - non può prescindere dal fornire un servizio di alto livello, che ci consente di superare la congiuntura e soprattutto di rispettare le aspettative sempre più elevate del consumatore finale». Come provider, XPO Logistics è molto attento alle dinamiche del mercato: pur avendo come clienti diretti sia il mondo dell’industria che quello della distribuzione, l’azienda è consapevole che il vero utente del servizio erogato è il consumatore finale. «La cura posta nel garantire un elevato livello di servizio – prosegue Gaspari - passa attraverso un piano operativo altamente qualificato, certificato e continuamente monitorato. Da qui nasce il nostro approccio orientato alla qualità e al miglioramento continuo dell’operatività, CIP (Continuous Improvement Program), messo in atto per migliorare la produttività eliminando qualsiasi sacca di inefficienza».

GDO: L’IMPORTANZA DI ANTICIPARE I TREND

Oggi è fondamentale prevedere i trend, anticiparli e offrire il servizio giusto, quando e dove serve...soprattutto in un settore complesso come quello della grande distribuzione.
«La nostra business unit Mercareon dedicata alla GDO - conferma Roberto Ostili, Regional Sales Manager Transporeon e Mercareon Southwestern Europe - coniuga il know how del Gruppo Transporeon e le specifiche esigenze del settore: la piattaforma Saas agevola la comunicazione tra produttori, operatori logistici e clienti finali del commercio al fine di ottimizzare la consegna e la tracciatura delle merci durante tutto il processo logistico di approvvigionamento». Il tutto avviene in ambiente cloud, senza nessun tipo di installazione, garantendo un’infinita flessibilità verso le esigenze del mercato, sempre più in rapida trasformazione.
Parallelamente le aziende di produzione gestiscono con la medesima tecnologia del gruppo i processi relativi all’assegnazione dei trasporti, gestione degli appuntamenti al carico, tracciabilità della consegna e volendo anche inbound delle materie prime». Tutto questo oltre che garantire saving in termini economici e di risorse umane garantisce un notevole minor impatto sulle emissioni di CO2 dovute a chilometri a vuoto ed attese.

A PRODUCT ORIENTED A CUSTOMER CENTRIC

Oggi più che mai diventa fondamentale porre il cliente al centro del proprio percorso anziché puntare esclusivamente sul prodotto, che pure rimane un elemento portante e fondamentale. Datalogic per diventare un’azienda più Customer centric all’inizio di quest’anno si è organizzata per tipologia di cliente, con team di vendita e di assistenza dedicati dei 4 settori verticali (Industry) che per l’azienda rappresentano altrettanti mercati target: retail, trasporti, logistica, manifattura, sanità. «Siamo gli unici – spiega Fabrizio Pareschi, Marketing Manager del settore Retail - ad avere un’offerta completa e diversificata sia in termini di prodotti che di tecnologie per soddisfare le esigenze dei nostri clienti lungo tutta la loro catena del valore. A dimostrazione di questa strategia abbiamo recentemente aggiunto un tassello chiave per il supporto del mondo della logistica di magazzino, con l’acquisizione di Soredi, azienda tedesca leader nella produzione di terminali industriali da magazzino».

PALLET: SEMPLICITÁ E COPERTURA TERRITORIALE FANNO LA DIFFERENZA

A seguito della congiuntura economica sfavorevole le criticità dell’interscambio EPAL, quali la non disponibilità di pallet per l’interscambio, la qualità del parco circolante in caduta libera, i furti e le dispersioni lungo tutta la supply chain sono diventate difficili da sopportare da parte delle aziende.
«La nostra strategia – spiega Paolo Cipriani, sales manager di LPR Italia - si basa su tre principi: la qualità dei nostri pallet, la qualità del nostro servizio e la capacità di offrire una copertura in tutta Europa con una varietà di pallet adatti alle esigenze del settore della Grande Distribuzione. Fra i nostri punti di forza vi sono proprio gli aspetti tipici della nostra offerta, quali il costo certo garantito del servizio, la semplicità amministrativa - per ogni pallet consegnato al Cliente viene infatti addebitato un trip fee tutto compreso - l’elevata qualità del parco pallet e la flessibilità del servizio, che consentono al cliente di avere sempre una situazione aggiornata e fedele rispetto ai costi/benefici del sistema e la possibilità di fare rapidamente benchmarking, mantenendo sotto controllo il mercato con la massima semplicità».

IL FUTURO È POOLING

Il sistema di pallet pooling permette alle aziende di incrementare l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale. Per supportare i clienti nel raggiungimento dei loro obiettivi strategici, massimizzando ed estendendo i benefici stessi del pooling, Chep sta implementando degli importanti progetti di collaborazioni logistiche con top player dell’industria e della distribuzione, in Italia e nel mondo.
«Mentre in altri paesi il pooling è un sistema già largamente diffuso, - evidenzia Marco Moritsch, Country General Manager di Chep - l’Italia può essere definita un mercato “emergente”, con una quota totale del pallet pooling, secondo i nostri dati, intorno al 35%. Questo offre una grande opportunità: le aziende possono accelerare la crescita, incrementare la profittabilità e recuperare competitività grazie al sistema pooling. Sulla base dell’esperienza maturata all’estero e vedendo le forti crescite in Italia, siamo confidenti di poterci aspettare una quota del pooling più che raddoppiata nei prossimi anni».

VERSO UN FUTURO SEMPRE PIÚ AUTOMATIZZATO

I grandi cambiamenti che stanno avvenendo nei canali di vendita e di acquisto stanno profondamente mutando le esigenze logistiche delle aziende. «Se la gdo – racconta Loreno Leri, head of marketing Om Still – cerca di essere sempre più vicina al cliente finale, molte aziende, come quelle attive nell’online, investono nella realizzazione di grandi centri di distribuzione con tecnologie automatiche». In questo senso va tenuto presente che sono pochi i magazzini con le caratteristiche necessarie ad avviare un processo di automazione integrale, per gli altri la sfida è automatizzare in i processi più semplici e routinari, così che gli operatori possano dedicarsi a mansioni a maggior valore aggiunto. «Per individuare le soluzioni più adatte alle specifiche esigenze dei clienti – prosegue Leri - Om Still ha realizzato una Divisione Sistemi, che offre supporto consulenziale per l’approntamento e la gestione del magazzino sviluppando progetti ad hoc».

ARRELLI: MASSIMA ATTENZIONE ALLA SICUREZZA...

Il largo consumo attualmente per le aziende fornitrici di carrelli elevatori rappresenta un parco macchine molto ampio che richiedono sempre di più tecnologia e assistenza di alto livello, per ottimizzare le operazioni di distribuzione e approvvigionamento. CLS ha presentato alcune importanti innovazioni, che hanno ulteriormente ampliato ed arricchito la gamma di prodotti e servizi offerti. «Il primo – spiega Michele Calabrese Marketing and Product Manager CLS - è iDAC, Integrazione Digitale Avanzata CLS, un sistema pronto per il mercato nei prossimi mesi, abiliterà le macchine dei Clienti a innumerevoli funzioni ad elevato valore aggiunto di localizzazione e trasmissione bidirezionale di informazioni, a cui solo la fantasia porrà limite. A questo si aggiungono: i-TEC, sistema di gestione dell'assistenza tecnica 4.0 che consente una riduzione dei fermi produttivi, implementa piani manutentivi dedicati, garantisce ricambi in 24h oltre che una tracciabilità «paperless» e Blaxtair, “videocamera intelligente” che effettua continuamente una scansione dell’area di controllo per rilevare gli elementi che potrebbero ostacolare i movimenti del carrello, riconoscendo se questi siano pedoni oppure ostacoli». Infine occorre menzionare Lasstec™, la soluzione all’avanguardia per pesare contenitori movimentati da Reach Stacker, e non solo.

...E ALL’ASSISTENZA


Incrementare il livello di sicurezza durante le attività di handling è un passo fondamentale verso una gestione sempre più “lean” ma deve essere corroborato da un eccellente livello di assistenza post vendita e flessibilità operativa. «In termini di servizio di assistenza post vendita la nostra offerta è in grado di soddisfare gli operatori più esigenti – asserisce Angela Sgualdi, Marketing Manager di Linde Material Handling Italia - . Soprattutto in casi in cui le flotte sono distribuite su più sedi a livello nazionale, Linde è in grado di rispondere ovunque con lo stesso livello di servizio e i medesimi standard di sicurezza, grazie a più di 500 tecnici di assistenza formati e qualificati direttamente dalla casa madre Linde che seguono le nostre procedure standard. Ultimo ma non ultimo, la grandi catene della distribuzione organizzata chiedono flessibilità operativa. Anche in questo caso abbiamo adeguato la nostra offerta con una serie di strumenti utili in tal senso, come ad esempio l’adeguamento della flotta carrelli al nascere di nuove esigenze di movimentazione merce».