L’Osservatorio del miele ha recentemente organizzato a Castel San Pietro (Bo) un incontro tra il ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Paolo De Castro e i rappresentanti del settore apistico nazionale. Molti i punti oggetto di discussione per un settore abituato da sempre a difendersi, su un mercato non protetto, attraverso una qualità che deve farsi riconoscere dai consumatori. Grande è la necessità sentita da tutti di rendere maggiormente operativi gli strumenti già esistenti - spesso perduti nei meandri di un ministero molto burocratizzato - e di correggerne alcuni. “Non è un caso – ha affermato Lucio Cavazzoni, presidente di Conapi - che la legge quadro sull’apicoltura, la 313 del 24 dicembre 2004, non riconosca alcun ruolo alla cooperazione apistica. Non per atto di difesa dovuta ma perché, in particolare in un settore parcellizzato e spesso nascosto come quello dell’apicoltura, le cooperative rappresentano un fondamentale momento di aggregazione, di lavoro comune, di offerta specializzata, di trasparenza in un mercato del tutto mondializzato”. “Ormai – ha concluso Cavazzoni - l’impresa cooperativa rappresenta oltre la metà del miele del nostro Paese ed è quello in prevalenza biologico, con origine dichiarata, che difende reddito e professione degli apicoltori. E che se ne va soprattutto all’estero”.