di Claudia Scorza

Monini esce da Federolio e dà vita, insieme a un primo nucleo di imprese del settore olivicolo, a Unifol (Unione Italiana Famiglie Olearie): «una nuova associazione di categoria – dichiara Zefferino Monini, amministratore delegato dell’azienda – capace di rappresentare le istanze di chi lavora quotidianamente per far crescere un prodotto d'eccellenza del made in Italy».

La nuova associazione punta non solo su più rigore, etica, controlli e collaborazione con il mondo scientifico, ma anche su maggiore attenzione alla qualità e alla trasparenza.

«Si tratta di una nuova casa comune, che ha come obiettivo principe quello di lavorare per la qualità del prodotto, portando serietà e soprattutto credibilità in un settore che periodicamente viene travolto da scandali che rischiano di minare la fiducia del consumatore», spiega l’ad. «Con Unifol vogliamo offrire un nuovo tassello di garanzia: crediamo nel valore delle regole, nella validità di panel test e analisi e organizzeremo un sistema di monitoraggio e un controllo stringente e costante su campioni di olio extravergine prelevati a scaffale, in modo da poter essere al di sopra di ogni dubbio e avere gli strumenti per rispondere a possibili attacchi che turbano il mercato».

La necessità di un’associazione agile, dinamica e orientata a fornire servizi d’avanguardia per sostenere la crescita dei propri membri e la promozione dell’olio extra vergine di oliva di qualità è il comune denominatore che ha convinto questo primo nucleo di famiglie olearie italiane a dare vita a un nuovo progetto di valorizzazione e affermazione del prodotto italiano, un nucleo fondatore pronto ad arruolare nuovi operatori della filiera disposti a condividerne la vision e il percorso futuro.

Un modus operandi basato sul pragmatismo e sulla concretezza, orientato a raggiungere e consolidare risultati tangibili in termini di reputazione e affidabilità, costituirà l’elemento distintivo delle imprese che prenderanno parte al progetto Unifol.