di Luca Salomone

Benessere animale: gli spagnoli lo prendono molto sul serio, visto che il Paese sarà il primo dell’Ue ad avere l’obbligo di installazione delle telecamere all’interno dei macelli, per verificare che il bestiame sia trattato nei modi meno cruenti possibili.

Quando scattano le normative

La legge, approvata il 24 agosto dal Consiglio dei ministri in forma di regio decreto, prevede che la tecnologia si applichi a tutti, dai grandi impianti industriali, fino ai piccoli allevatori. Mentre i primi hanno 12 mesi per adeguarsi, ai secondi il Governo ha concesso 24 mesi.

Le aziende coinvolte sono 2.800, mentre la nazione iberica macella, ogni anno, 900 milioni di capi, di cui oltre 800 avicoli.

Gli ispettori pubblici, medici veterinari, avranno a disposizione materiale sempre credibile per verificare segnalazioni e denunce provenienti da ogni fonte, dai social fino alle inchieste giornalistiche.

Il legislatore ha previsto controlli estesi a tutta la filiera: le telecamere, entrano in azione già in fase di trasporto e scarico, seguono gli animali durante il ricovero negli stalli, per arrivare, appunto, alle modalità di abbattimento.

Le ore di registrazione dovranno essere salvate e messe a disposizione delle autorità, che potranno scaricarle e trasferirle da un computer all’altro della propria rete.

Un ministro rivoluzionario

Alberto Garzòn, promotore della legge e attuale Ministro del consumo, è consapevole che si tratta di una legge inedita e rivoluzionaria, ma non intende fermarsi, visto che è in previsione un'altra norma, che riguarda la videosorveglianza su strutture, come quelle di ricerca medica, che compiono esperimenti sugli animali, mentre i test sui cosmetici sono stati proibiti già da tempo dallo Stato, che peraltro applica quanto previsto dalla normativa europea fin dal 2013.

Infine, il primo agosto, il Consiglio dei Ministri ha anche approvato la ‘Animal protection law’, che protegge gli animali domestici dall’abbandono, dai maltrattamenti, dall’eutanasia, applicabile solo a fronte di gravi motivi di salute, comprovati dal veterinario.