Masi Agricola, re dell’Amarone della Valpolicella classica, sigla un’intesa per l’import e la distribuzione in Russia con Beluga Group.

«Più che un accordo – ha spiegato il presidente del gruppo veneto, Sandro Boscaini - è una vera e propria alleanza strategico-distributiva in un mercato, la Russia, in cui la presenza di Masi è storicamente consolidata, ma che presenta allo stesso tempo un potenziale di sviluppo estremamente interessante. Beluga è un’azienda top, che ha tutte le qualità necessarie per fornirci non solo un incremento di scala, ma anche un importante supporto per valorizzare il nostro posizionamento premium».
Beluga, attivo alla Borsa di Mosca, distribuisce già in modo esclusivo, molti marchi internazionali di wine & spirits, fra i quali Amaro Montenegro e Vecchia Romagna, per un fatturato consolidato 2017 di oltre 800 milioni di euro.

Masi, quotata all’Aim di Borsa italiana ha registrato, nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, ricavi netti di 64,4 milioni di euro (63, nel 2016, +1%), un Ebitda di 13 milioni di euro, un utile netto di 6,7 milioni, in crescita del 7% sull'esercizio precedente.

Le sue vendite per area geografica sono dovute, per circa il 20%, all’Italia e, per quasi l’80% all’estero, ripartito in modo abbastanza equo fra Europa (41%) e Americhe (37% circa).

Presente in oltre 120 Paesi, Masi, ha una precisa strategia di crescita che si basa su tre pilastri: crescita organica attraverso il rafforzamento nei tanti mercati dove è già protagonista, allargamento dell'offerta di vini legati ai territori e alle tecniche delle Venezie - anche aggregando altre aziende vitivinicole -, raggiungimento di un contatto più diretto con il consumatore finale, dando più pregnanti significati al proprio marchio, internazionalmente riconosciuto.

A gennaio 2018 Masi ha dato il via all'intervento di ristrutturazione e ampliamento della cantina Storica Boscaini a Marano di Valpolicella (VR) in Località Valgatara, oggi sede principale dell'attività di produzione e imbottigliamento dei vini del gruppo.

La cantina, acquisita da Paolo Boscaini nel 1882, vedrà, in una prima fase, la ristrutturazione del reparto di vinificazione, con l'intento di renderlo utilizzabile, nella sua ampliata e rinnovata capacità produttiva, già con la vendemmia 2018.